Distacchi di intonaco. Aule sporche e pavimenti non lavati. Bagni maleodoranti. Mura imbrattate con disegni volgari e soffitto che cade a pezzi: è al collasso il primo circolo didattico ‘Don Bosco Melloni’ di Portici. L’Istituto di via Roma da alcune settimane versa in pessime condizioni e le lamentele presentate dai genitori degli alunni della scuola, media ed elementare, continuano incessanti.
“Abbiamo nuovamente segnalato il disagio, chiedendo che si trovi una soluzione immediata ed efficace al problema” sottolineano preoccupati. “Non chiediamo grandi sforzi ma almeno igiene e il minimo per garantire la sicurezza dei nostri figli”. La problematica è particolarmente evidente nei bagni dell’edificio, non tutti funzionanti e che aggrava la scarsità di igiene.
Il caso della “Don Boschi Melloni” è allarmante, i genitori per questo hanno fatto squadra e documentato la situazione esistente nelle diverse aule e locali della scuola con una serie di fotografie. “Occorre che sia effettuata – reclamano – una approfondita e quotidiana pulizia e igienizzazione. Fin quando le condizioni igieniche non saranno adeguate i nostri figli non vivranno serenamente la loro vita scolastica».
Il Dirigente scolastico, Angela Sepe, ammette “ci sono problemi igienici a scuola”. Nel documento indirizzato ai genitori, al personale ATA e ai docenti si legge: “A causa di un disservizio perpetrato dalla società che si occupa della pulizia delle scuola il nostro istituto è da alcuni giorni in una condizione di continua emergenza“. Inoltre la prof.ssa Sepe fa presente che “la scuola è costretta ad utilizzare, per tale attività di pulizia, un Consorzio designato a livello nazionale, per macro regioni, che si serve, a tal fine di lavoratori socialmente utili“. Alla base di tutto, si legge nel comunicato, ci sarebbero tensioni tra Consorzio ed i lavoratori che stanno manifestando limitando le loro prestazioni. Inoltre pare che la scelta di dover utilizzare l’Azienda per i servizi di pulizia ha portato anche ad una riduzione del personale scolastico interno. La Dirigente nel documento si scusa per il disservizio e chiede la collaborazione di tutti.