Serena Grandi condannata a due anni e due mesi di reclusione per il fallimento del ristorante ‘La locanda di Miranda’ nel 2013. La sentenza è arrivata ieri in Tribunale a Rimini, come riportano i quotidiani locali, per bancarotta con distrazione di beni strumentali della società Donna Serena srl, e le irregolarità sui libri contabili.
Aperto nel 2013, a Borgo San Giuliano di Rimini, dopo la partecipazione di Serena Grandi al film premio Oscar ‘La grande bellezza’ e chiamato come il personaggio da lei interpretato nel classico erotico di Tinto Brass, ‘Miranda’. Il ristorante dopo un anno di gestione aveva chiuso senza pagare i dipendenti. Nel 2015 la dichiarazione di fallimento e la successiva indagine della Procura di Rimini, coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi che ha quindi chiesto ed ottenuto la condanna dell’attrice.
Non è la prima volta che Serena Grandi è al centro di vicende giudiziarie. Nel 2003 arrestata risultando coinvolta in un caso di droga. Accusata di detenzione e spaccio di cocaina, dopo prosciolta dalla magistratura prima ancora dell’inizio del processo. La Grandi ammise infatti che l’acquisto di stupefacenti in quantità minime era destinato a uso personale e in parte a riunioni di gruppo.
Serena Grandi condannata per il fallimento del suo ristorante
Tempi duri per Serena Grandi. Condannata a due anni di carcere per il fallimento della sua società. L’indagine era iniziata nel 2014
Ma se il mondo del cinema a Serena Grandi le ha portato solo soddisfazioni, quello imprenditoriale un po’ meno. Dopo solo un anno dall’apertura La Locanda Di Miranda ha chiuso ed un paio d’anni dopo ha dichiarato fallimento.
A quel punto è scattata un’indagine della Procura di Rimini coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi. Il procuratore ha chiesto ed ottenuto la condanna per fallimento, bancarotta con distrazione dei beni strumentali ed irregolarità sui libri contabili.
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