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lunedì, Maggio 6, 2024
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Sfregiò le sorelle con l’acido in strada a Napoli, chiesti 10 anni di carcere

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Ieri nel Tribunale di Napoli il pubblico ministero Francesco Pierro ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione per lesioni aggravate condotte da una donna nei confronti di due ragazzine, una delle quali era addirittura minorenne. Dunque è stata ritenuta responsabile del tentativo di sfregio con l’acido nei confronti di due ragazzine come riporta Il Mattino. Un’aggressione avvenuta al culmine di un litigio riconducibile a tensioni familiari. Una richiesta di condanna a dieci anni, dunque, per l’imputata che è stata ritenuta responsabile di aver confezionato acido, poi gettato contro il viso delle due sorelle.

Sorelle sfregiate con l’acido a Napoli, gli arresti

Lo scorso ottobre Squadra Mobile di Napoli ha arrestato e messo ai domiciliari (con braccialetto elettronico) un 63enne e una sua figlia di 46 anni gravemente indiziati di atti persecutori nei confronti di due loro nipoti (che all’epoca dei fatti avevano 17 e 23 anni) sfregiate con l’acido nel quartiere Sanità la notte tra il 29 e 30 maggio 2022.

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Nei confronti di un’altra zia delle due vittime la Polizia di Stato ha notificato un divieto di avvicinamento e di comunicazione con le vittime, emesso, come le altre due misure cautelari, dal gip di Napoli su richiesta della sezione “fasce deboli” della Procura (sostituto procuratore Giulia d’Alessandro, procuratore aggiunto Raffaello Falcone). La 46enne venne arrestata dai poliziotti qualche mese dopo i fatti con l’accusa di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”, reato che venne contestato in concorso.

TENSIONI SUI SOCIAL

Secondo quanto si è appreso l’arresto si è reso necessario in quanto le condotte persecutorie nei confronti delle due nipoti nel frattempo, malgrado gli arresti, si erano intensificate in particolare sui social. La 46enne, inoltre, è già sotto processo (la fase dibattimentale si sta per concludere) in relazione alle lesioni permanenti inflitte alle nipoti con l’acido.

Tra gli episodi contestati – che vanno dall’aprile 2022 allo scorso luglio – oltre ai video offensivi pubblicati su Tik Tok, gli inquirenti hanno documentato anche il licenziamento di una delle due vittime dopo le minacce del nonno al datore di lavoro e aggressioni, prevalentemente verbali, in strada: “ve ne devo fare andare via dalla Sanità… avete fatto arrestare mia figlia”.

 

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