Saranno celebrati a Sant’Antimo i funerali di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di 7 mesi uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello nella loro casa di Senago, nel Milanese.
Si terranno, quindi, nel comune del Napoletano dove la giovane è nata e cresciuta. A riportarlo, l’Ansa.
Ai funerali sarà presente anche la sindaca di Senago Magda Beretta
“Quasi certamente andrò anche io – ha spiegato la sindaca di Senago Magda Beretta – e ne approfitterò anche per portare alla famiglia tutti i messaggi e le lettere che in molti stanno lasciando, non solo cittadini di Senago, sul luogo dove è stato ritrovato il corpo”.
In tutte le messe celebrate domani, domenica, nelle due parrocchie di Senago, nella preghiera dei fedeli ci sarà un pensiero dedicato a Giulia. “Ne ho parlato poco fa con il parroco don Sergio Grimoldi – ha spiegato Beretta –. Sarà un momento di ricordo sia nella parrocchia di Santa Maria Nascente, che in quella della frazione Castelletto”.
A Senago sarà inoltre proclamato il lutto cittadino (dopo quelli dell’1 e 2 giugno), il giorno dei funerali. Davanti ai box, dietro il quale è stata trovata Giulia, si è formato un vero e proprio santuario, tra peluche, palloncini, fiori, lettere. Un altro punto di raccolta di queste testimonianze è la panchina rossa contro la violenza sulle donne, dove il primo giugno si è svolto anche un momento di raccoglimento, presenti i genitori, la sorella e il fratello di Giulia.
Attesa per l’esito dell’autopsia, poi i funerali
Sant’Antimo è da qualche giorno un paese sotto choc. La comunità locale, che aveva seguito con grande trasporto ed emozione la fase delle ricerche della giovane poi ritrovata uccisa, è ora sospesa nell’attesa della fissazione della data dei funerali, possibile solo dopo che sarà effettuata l’autopsia. L’ipotesi è che l’accertamento disposto dall’autorità giudiziaria si svolga la prossima settimana, poi la giovane potrà tornare nel suo paese di origine.
Don Salvatore Coviello, il parroco che ha battezzato Giulia e l’ha vista crescere, chiede alla comunità di pregare ed essere vicina alla famiglia. Nei prossimi giorni, quando i parenti stretti della giovane torneranno dalla Lombardia, sarà anche organizzata una manifestazione di solidarietà. Lui, comunque, non ha dubbi: «La legge non lo riconosce ma diciamolo senza mezzi termini, questo è un duplice omicidio. Quello di Giulia e del suo bambino, Thiago, di una vita che esisteva e che è stata stroncata insieme con la madre».