Sembra un film dell’orrore. E invece è la secca e cruda cronaca di quanto accaduto qualche giorno fa al rione Luzzatti in via Vesuvio. Protagonista un uomo si 67 anni che ha tentato il suicidio barricandosi nella propria abitazione e tentando di aggredire gli agenti che erano stati allertati a causa del suo stato di alterazione. Protagonisti gli agenti dell’Ufficio Prevenzione generale (volante 17 e volante 6 Tango) che, allertati dalla centrale operativa, si sono subito recati nello stabile dove abita l’uomo che, sentendo l’arrivo degli agenti, si è barricato in una stanza minacciando il suicidio. I poliziotti, coadiuvati anche dai colleghi del commissariato Poggioreale (Volante Como Poggioreale 11) hanno così allertato i vigili del fuoco per tentare di forzare la porta blindata. Apertura che è avvenuta solo in parte visto che l’uomo aveva messo davanti alla porta: nello spazio creatosi i poliziotti riuscivano a vedere che l’uomo si era conficcato un coltello da cucina nel petto, presentava altre ferite alle mani e maneggiava altri due coltelli in evidente stato di alterazione.
L’uomo soccorso dagli agenti
Gli agenti hanno avviato un dialogo con l’uomo cercando di farlo desistere dai suoi in tenti: con professionalità e pazienza i poliziotti hanno approfittato di un attimo di distrazione e sono riusciti a sfondare la porta bloccando l’uomo nonostante quest’ultimo brandisse i due coltelli tra le mani. Dopo averlo bloccato gli agenti lo hanno affidato alle cure del personale sanitario del 118 con l’uomo che è stato portato all’Ospedale del Mare. Ascoltata la figlia quest’ultima ha riferito agli agenti che il padre era da tempo in forte stato depressivo e che quel pomeriggio l’uomo, dopo essersi barricato in casa, ha iniziato a manifestare la volontà di farla finita portando con sè due coltelli. Quando poi la donna ha visto che l’uomo presentava delle vistose ferite ha deciso di allertare la polizia. Una storia che per fortuna e che, grazie all’intervento degli agenti, è finita bene.
