Jannik Sinner non è più il numero 1 al mondo. Il tennista altoatesino in seguito alla sconfitta rimediata in finale degli US Open perde il primato in classifica ai danni di Carlos Alcaraz.
Dopo oltre un anno c’è un nuovo capolista nel ranking ATP
L’ultimo Grande Slam dell’anno ha dato un verdetto a tratti clamoroso. Sinner infatti dopo ben 65 settimane perde il primo posto nel ranking a discapito dello spagnolo Alcaraz. Per entrambi i tennisti in questione, il torneo disputato era un’occasione da sfruttare. Il percorso che li ha portati alla finale è stato comunque a tratti contenuto. Nella gara decisiva però, Alcaraz ha dimostrato di avere in questo momento un qualcosa in più che gli ha permesso nel giro di 2 ore e 45 minuti di sbarazzarsi dell’avversario sconfiggendolo in 4 set per 6-2, 3-6, 6-1, 6-4. Per il nuovo numero 1 al mondo si tratta del sesto Slam vinto in carriera (secondo US Open) dopo quello vinto nel 2022. Il tennista italiano dal canto suo si è spinto al massimo nonostante le evidenti difficoltà del momento. Ha reagito bene nel secondo set, per poi essere meritatamente battuto nei due set successivi.
Sinner: “Punterò anche a perdere qualche partita per diventare più imprevedibile”
Jannik nel post partita fa un bilancio della stagione sportiva mostrandosi molto lucido e comunque soddisfatto del percorso fatto. L’altoatesino ammette: “Carlos ha giocato una partita ottima, ha fatto tutto leggermente meglio in particolare con il servizio e i colpi da entrambi i lati, tutto molto pulito. Ha meritato la vittoria alzando il livello quando serviva. Ha giocato decisamente meglio di me”. Sinner però nel frattempo proverà a migliorare la sua prevedibilità che a detta sua spesso lo penalizza. A tal proposito ecco le sue parole: “Sono stato molto prevedibile in campo, lui invece è stato bravissimo a variare il gioco. Io non ho servito al meglio e quando come campioni quali Alcaraz e Djokovic non lo fai al meglio loro poi rispondono benissimo. Non diventerò mai come lui ma sarà necessario spingermi fuori dalla zona di comfort ogni tanto per provare a diventare un giocatore migliore”.