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Compravano lingotti d’oro con i soldi della droga, blitz tra l’Italia e la Francia

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I finanzieri del Comando Provinciale di Milano e del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, su delega di questo Ufficio- D.D.A. stanno dando esecuzione a provvedimenti di fermo per indiziato di delitto, di perquisizione e di sequestro nei confronti di soggetti indagati per associazione per delinquere e riciclaggio.

Traffico internazionale di droga

L’attività investigativa sviluppata dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Milano e dallo S.C.I.C.O. di Roma, in stretta collaborazione con la Gendarmeria Nazionale francese — Sezione di Analisi e Ricerca di Marsiglia, tramite il Comando Generale — TI Reparto Coordinamento Informativo e Relazioni Internazionali, mediante il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia, che ha svolto il ruolo di indirizzo dell’autorità
giudiziaria italiana e francese, Procura di Marsiglia, per la condivisione degli sviluppi investigativi, di Eurojust ed Europol e con il supporto della Rete @ON finanziata dalla Commissione UE, ha permesso di individuare un’ampia rete di soggetti di nazionalità siriana dediti al riciclaggio dei proventi illeciti derivanti dal traffico internazionale di sostanze stupefacenti operanti sia in territorio italiano che francese.

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Nuovo modo per spostare i soldi

L’evolversi delle indagini, inizialmente avviate in territorio italiano, ha richiesto la costituzione di un’apposita Squadra Investigativa Comune con la Gendarmeria Francese — Sezione di Ricerca di Marsiglia, coordinata dal “Juridictiorzs interrégionale spécialisées (JIRS) Marseille”, finalizzata all’individuazione dei soggetti operanti nel traffico di droga e all’effettuazione di mirate attività investigative sull’operatività degli indagati in territorio transalpino.

Le indagini hanno consentito di individuare una nuova modalità di trasferimento dei proventi illeciti. In particolare, gli indagati, dopo aver provveduto alla raccolta del denaro proveniente dal narcotraffico, in larga misura effettuata in territorio francese e quantificata in oltre 17 milioni di euro in circa 10 mesi di indagini, procedevano al trasporto dello stesso,
mediante veicoli dotati di doppio fondo, presso un punto di stoccaggio situato
in provincia di Alessandria.

Soldi trasformati in lingotti d’oro

Quindi, con la complicità di soggetti operanti nel settore della fusione e trasformazione di metalli preziosi situati tra il Piemonte e la Lombardia, il denaro veniva convertito in lingotti e lamine d’oro di corrispondente valore. Tale modus operandi era finalizzato a ridurre le dimensioni e facilitare l’occultamento dei valori, per meglio consentire il successivo trasporto degli stessi in territori esteri (Kosovo, Macedonia del Nord, Turchia e Marocco).

Quanto sopra rappresenta un elemento peculiare e innovativo dell’indagine, atteso che è la prima volta che le investigazioni hanno permesso di ricostruire la movimentazione di ingenti flussi finanziari provenienti dal traffico di droga, effettuato in territorio estero, e la successiva conversione in materiale aureo che rappresenta, oggi più che mai, un bene rifugio e di valore crescente, testimoniando come i sodalizi criminali siano sempre in costante aggiornamento al fine di individuare le strategie migliori per superare eventuali controlli posti in essere dalle forze di polizia.

Trovati 3 milioni in contanti

Nel corso delle indagini sono stati effettuati alcuni sequestri nei confronti del sodalizio criminale, sia in territorio italiano che francese. Infatti, in distinte occasioni sono stati individuati a Milano e Montpellier alcuni trasferimenti di denaro proveniente dal traffico di droga, addivenendo al sequestro di Kg 55 di lingotti d’oro prodotti presso fonderie italiane
e di oltre 3 milioni di euro in contanti, per un valore complessivo di circa 9 milioni di euro oggetto di riciclaggio.

Disposto il fermo di indiziato di delitto a carico di 4 soggetti, nonché perquisizioni nei confronti degli ulteriori indagati e di 3 attività commerciali di Milano e di Alessandria, nonché il sequestro preventivo d’urgenza dei proventi del reato di riciclaggio per oltre 17 milioni di euro. Contestualmente, è in corso di esecuzione in provincia di Piacenza un
Mandato di Arresto Europeo (M.A.E.) nei confronti di un indagato nella
parallela indagine francese.

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