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venerdì, Aprile 26, 2024
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Spaccio tra le province di Napoli e Caserta, scoperto il linguaggio in codice dei pusher: 7 arresti

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Nella mattinata odierna, nei territori di Santa Maria Capua Vetere, San Prisco, Capua, Caserta, Caivano e presso la locale casa circondariale, i Carabinieri della Stazione di San Prisco hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, nei confronti di 7 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, anche in concorso, di detenzione ai fini di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti del tipo hashish, marijuana, cocaina e crack (artt. 81cpv, 110 c.p., 73 dp.r. 309/90).

II provvedimento cautelare recepisce l’esito di articolata attività investigativa, coordinata da quest’Ufficio, e condotta dal citato Reparto dell’Arma dall’agosto 2017 al marzo 2019, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, dichiarazioni rese dagli acquirenti, nonchè servizi di osservazione, perquisizioni, sequestri ed arresti in flagranza di reato, che ha consentito di:

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– documentare numerosi episodi di cessione di sostanze stupefacenti da parte degli indagati ad un numero significativo di clienti nella zona ricadente tra i comuni di Curti, San Prisco, Casapulla, Santa Maria Capua Vetere e paesi limitrofi; – rilevare un collaudato sistema di consegna dello stupefacente che prevedeva appuntamenti presso l’abitazione degli indagati o dei cessionari, oppure presso altri luoghi, di volta in volta, individuati;

– risalire sia al dato qualitativo sia quantitativo delle sostanze stupefacenti, atteso che le cessioni avevano principalmente ad oggetto involucri di hashish, cocaina e crack rispettivamente per un importo di 10 euro per ogni 1 2 gr., 10 euro per ogni 0,1 gr. ed un prezzo dai 30 ai 50 euro per 0,3/0,5 gr.,
– riscontrare che le persone colpite dal provvedimento cautelare si sono rese responsabili, singolarmente ed in concorso, di complessivi 248 episodi di cessione di narcotico e 25 di detenzione di elevato quantitativo di hashish ai fini di spaccio;
– trarre in arresto in flagranza di reato 4 persone e sottoporre complessivamente a sequestro 860 gr di hashish e 90 di marijuana.

I contenuti delle conversazioni captate, che avvenivano attraverso un linguaggio criptico e convenzionale, decodificato dai Carabinieri (lo stupefacente veniva indicato facendo ricorso a termini del tipo “caffe”, “biglietti”, “prevendite”, “bollette”, “caldaia”, “piccolo”, “grande” etc), hanno consentito di appurare e fotografare le modalita con cui gli indagati realizzavano l’illecita attivita. G.I.P, condividendo l’impianto accusatorio avanzato da questa Procura, sia in relazione ai gravi indizi di colpevolezza, sia alle esigenze cautelari, ha disposto per 4 degli indagati la misura della custodia cautelare in carcere, mentre per i restanti 3 quella degli arresti domiciliari.

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