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mercoledì, Maggio 22, 2024
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Stefania morta dopo l’intervento al naso, l’esito dell’autopsia: è stata un’embolia polmonare

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L’esame autoptico effettuato nella giornata di ieri sul corpo di Stefania Camela ha confermato che il decesso, a 47 anni, è avvenuto per un’embolia polmonare massiva. All’autopsia erano presenti anche un medico legale nominato dalla famiglia Camela e uno della clinica Blumar medical dove Stefania si era sottoposta ad un intervento ai turbinati del naso. Sarà necessario verificare se possano esserci correlazioni con l’operazione al quale la quarantasettenne sambenedettese si era sottoposta quarantotto ore prima del decesso avvenuto al Policlinico di Milano.

Per la morte della dipendente comunale la Procura della Repubblica di Milano ha aperto un fascicolo e sono al momento due gli iscritti nel registro degli indagati. La salma di Stefania tornerà nella giornata odierna a Grottammare, dove sarà allestita la camera ardente presso la casa funeraria Garofano per permettere a parenti e amici di darle l’ultimo saluto. Sabato 16 dicembre alle ore 16 nella Cattedrale della Marina di San Benedetto saranno celebrati i funerali.

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Stefania muore dopo l’intervento al naso, il compagno della 47enne: “Era il suo sogno” – ARTICOLO PRECEDENTE

Stefania Camela sarebbe morta a causa di un’embolia avvenuta dopo un intervento chirurgico. Secondo il quotidiano Il Giorno la 47enne, dipendente del Comune di San Benedetto del Tronto, nei giorni scorsi si era sottoposta ad un’operazione in una clinica privata di Milano, ma dopo meno 48 ore è deceduta.

La donna, secondo le parole dei familiari, aveva paura di sottoporsi all’intervento al setto nasale e ai turbinati, per via dell’anestesia. Perciò avrebbe deciso di cercare una clinica privata con un chirurgo che la operasse senza intubare e senza tamponi post intervento: ora la famiglia chiede ora chiarezza sulla sua morte della 47enne.

LE PAROLE DEL COMPAGNO DI STEFANIA

Era il suo sogno – ha ricordato il compagno Michele Valerio Sobillo al Il Giorno– Il sogno di tornare a respirare bene. Superata la paura dell’intervento era felice. Siamo stati due giorni in albergo a Milano, per superare la fase post operatoria ed abbiamo cenato, pranzato e scherzato insieme. Non vedeva l’ora di tornare a casa per concentrarsi nel nuovo incarico, nell’Ufficio di Segreteria del sindaco Antonio Spazzafumo, ratificatogli proprio venerdì, il giorno in cui è accaduta la disgrazia. Un regalo, l’ultimo ricevuto in vita, che le ha fatto il sindaco“.

In questi giorni Stefania ha avuto sempre al suo fianco il compagno, Michele Valerio Sibillo, presente anche giovedì mattina quando è stata colta dall’improvviso malore. La salma della donna è al Policlinico di Milano, in attesa dell’autopsia prevista tra martedì e mercoledì. Il compagno e la famiglia hanno presentato un esposto ai carabinieri e nominato un medico legale.

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