Dopo l’illecita gestione dei propri marchi per il ‘Pandoro Pink Christmas’, secondo il garante, Chiara Ferragni e Balocco dovranno rispondere alle accuse dell’Antitrust per aver griffato un prodotto non di loro produzione.
Multa salata per Chiara Ferragni
La sanzione arriva dopo la constatazione della violazione dei diritti ed è rappresentata dall’ Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. A risentire di questi provvedimenti la società Fenice e TBS Crew che identificano i marchi e i diritti riguardanti Chiara Ferragni. I risarcimenti richiesti per l’una e per l’altra società ammontano rispettivamente a 400mila e 675mila euro. Anche per quanto riguarda Balocco, l’industria dolciaria, si impone una multa di 420mila euro.
La motivazione di questi movimenti disciplinari viene comunicata dall’autorità a causa della diffusione di una pratica di commercio scorretta per la pubblicizzazione del ‘pandoro Pink Christmas’. La campagna avrebbe indotto i compratori a pensare che i loro acquisti si sarebbero rivelate donazioni per l’ospedale Regina Margherita di Torino. Tale iniziativa avrebbe contribuito al progresso dell’ospedale. In particolare si puntava all’acquisto di un nuovo macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing.
La scoperta della dura verità
Secondo l’Antitrust, le società in questione: Fenice e TBS Crew, hanno prelevato la somma di oltre 1 milione di euro a titolo corrispettivo per la licenza dei marchi dell’influencer e per la realizzazione pubblicitaria. Queste pratiche, però, trovano una base di instabilità rispetto ai principi che avevano fissato il progetto e che di fatti si erano comunicati ai compratori. Il fine ultimo che veicolava l’iniziativa, ovvero la donazione, non ha visto realizzazione in quanto l’Ospedale Regina Margherita di Torino non ha ricevuto alcuna somma.
La scorrettezza della pratica si rivela in diversi punti. L’antitrust individua la foce di questa cascata di errori nel far credere, nel comunicato stampa che presentava l’iniziativa, che acquistando il pandoro al prezzo di oltre 9 euro, i consumatori avrebbero garantito un supporto economico per l’acquisto di macchinari ospedalieri. Questa iniziativa fu in realtà, già sostenuta da Balocco nel 2022. Anche il prezzo fissato per il pandoro griffato Chiara Ferragni risulta, per l’Antitrust, un ulteriore elemento di depistamento. Infatti il Pandoro Pink Christmas, avente un valore di 2 volte superiore al Pandoro Balocco tradizionale, avrebbe indotto con maggior convinzione le persone a credere che effettivamente quei soldi sarebbero andati in beneficienza. Sulla base di questi eventi l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi propongono un incremento dei controlli sui messaggi pubblicitari al fine di tutelare i compratori e i loro interessi.
