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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Strage di Cisterna. “Martina implorava Gesù”, la violenza di Capasso

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Fanno rabbrividire le parole dell’amica di Antonietta Gargiulo che a Mattino Cinque, in un’intervista, ha raccontato una lite avvenuta prima della tragedia tra i coniugi Capasso. Michela ha ricordato il passato della famiglia Capasso, le violenze fisiche e psicologiche a cui Luigi sottoponeva sia la moglie che le bimbe. Prima ancora di Mercoledì 28 Febbraio quando l’appuntato dei carabinieri ha ferito la moglie, ucciso Martina con 6 colpi, la piccola Alessia con 3 e poi si è suicidato, in quella casa già si era consumato un incubo.

Il racconto della lite a cui la donna ha assistito è straziante: “Ha preso Antonietta per i capelli, l’ha sbattuta per terra e ha cominciato a picchiarla. Le bambine non le sentivamo fino a che Antonietta si è accorta che non c’erano. Luigi aveva chiuso le bambine a chiave nella stanza mentre in un’altra stanza prendeva a botte la moglie. Solo quando lei ha detto che se ne sarebbe andata e che doveva aprire le bambine per prendere le sue cose dalla camera sono potuta entrare e mi sono trovata di fronte le figlie. Loro erano in piedi abbracciate l’una a l’altra. Ricordo ancora che Martina, la più piccola, tremava come una foglia. In mano una coroncina e pregava ‘Gesù, Gesù e mi stringevano. Intanto lui di là continuava a picchiare Antonietta. Poi lui quando si è reso conto che io ero arrivata alle bambine è venuto nella stanza, ma con Antonietta siamo riuscite ad uscire da quella casa e a portarle via. Scoprì che lui aveva altre relazioni ed era stanca ma continuava a sopportare, anche se lei lo aveva sempre amato. Ha trovato il coraggio di lasciarlo perché si era resa conto che le bambine, ma soprattutto Alessia, vivevano male questa situazione. Era preoccupata”.

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Intanto il fratello, Gennaro Capasso, in una lunga intervista al ‘Tempo’ ha dichiarato: “Era spaventato dall’idea  di non vedere più Alessia e Martina. Gli è crollato il mondo addosso. A distruggerlo è stata la lontananza dalle figlie. Anche l’ultima volta che è venuto da noi avrebbe voluto portarle e non gli è stato permesso. Eravamo una famiglia molto unita, da settembre mia cognata ci ha bloccati tutti. I nonni non vedevano più le nipoti, nemmeno a Natale, o per l’onomastico di Martina. Mio fratello era geloso della moglie, ha visto qualcosa che non andava e ha fatto quello che non avrebbe dovuto fare. Ma la moglie non gli faceva nemmeno prendere i vestiti, Luigi andava in chiesa per vedere le bambine e ogni volta lei chiamava le forze dell’ordine“.

 

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