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giovedì, Marzo 28, 2024
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Stralcio cartelle fino a 1000 euro dal 2023, novità per multe e tasse non pagate

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Non è prevista la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali di multe e tasse in riscossione dal 2000 al 2015 di importo inferiore ai 1000 euro. Gli interessi saranno comunque cancellati ma la decisione se stralciare o meno l’imposta e le sanzioni spetterà ai Comuni, che spesso sono indebitati. Dunque lo stralcio slitta comunque di due mesi, non è più previsto per il prossimo 31 gennaio. Quindi l’Agente della riscossione provvederà automaticamente a cancellare le somme entro il 31 marzo, senza bisogna di fare domanda di condono.

“I condoni non ci sono: abbiamo fatto una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, con una maggiorazione, consentendo una rateazione”, dichiarò la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno. “Le uniche cartelle stralciate sono quelle vecchie più di 7 anni e inferiori a 1000 euro banalmente perché conviene allo stato di più la loro distruzione. Vogliamo si immaginare un nuovo tipo di dialogo con i contribuenti ma senza favorire assolutamente l’evasione fiscale”.

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STRALCIO DELLE CARTELLE, COSA PREVEDE LA NORMA

La norma contenuta nella legge di bilancio prevede che l’annullamento automatico delle cartelle fino a 1.000 euro: “Sia limitato alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora” e “non per il capitale e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, che resteranno interamente dovute”.

Inoltre spiega la Relazione tecnica: “Per quanto concerne le sanzioni irrogate per violazioni del Codice della Strada, nonché le altre sanzioni amministrative diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali, l’annullamento parziale si applicherà limitatamente agli interessi” e “non investirà sanzioni e somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, che resteranno dovute per l’intero ammontare”.

UN ANNULLAMENTO PARZIALE

La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) prevede – per i carichi di importo residuo al 1° gennaio 2023 fino a mille euro e affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali – l’annullamento automatico alla data del 31 marzo 2023 delle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora, mentre le somme dovute a titolo di capitale, di rimborso spese per procedure esecutive e di notifica restano interamente dovute.

Si tratta quindi di un annullamento automatico di tipo “parziale” considerato che,
diversamente da quanto previsto per i carichi affidati dalle amministrazioni statali, dalle
agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, restano comunque dovute le somme
residue riferite alla quota capitale. Per le multe stradali e le altre sanzioni amministrative
(diverse da quelle per violazioni tributarie e degli obblighi contributivi e previdenziali)
l’annullamento parziale riguarda gli interessi, comunque denominati, mentre la sanzione,
le spese per le procedure esecutive e per la notifica della cartella saranno interamente
dovute.

LA SCADENZA DEL 31 GENNAIO 2023

La Legge (art. 1 comma 229) prevede inoltre che gli enti diversi dalle amministrazioni
statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali possano comunque
esercitare la facoltà di non applicare l’annullamento “parziale” (e quindi evitare
l’annullamento anche delle somme dovute a titolo di sanzioni e di interessi) adottando,
entro il 31 gennaio 2023, uno specifico provvedimento da tramettere all’agente della
riscossione sempre entro la stessa data.

 

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