È tornata la paura ai Campi Flegrei dopo la forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.4, avvertita e registrata poco dopo le 12 di martedì 13 maggio. Mauro Di Vito, direttore INGV Napoli, intervistato questa mattina da InterNapoli, afferma: “Lo sciame che è cominciato ieri si è concluso nella nottata. Ci sono stati 49 eventi di magnitudo maggiore o uguale a 0 con tre eventi maggioro, cioè 4.4, poi subito dopo 3.5 e poi 3.3 di magnitudo. Nel briefing fatto la mattinata di ieri sulla deformazione del suolo- aggiungere Di Vito– abbiamo notato una velocità simile da inizio aprile e cioè con il sollevamento della parte centrale della caldera di 1,5 cm al mese come massimo valore. L’emissione di gas è ancora molto potente e continua prevalentemente nelle aree di Solfatara-Pisciarelli e nel golfo di Pozzuoli che stiamo monitorando in questi giorni sia a mare che a terra gli aumenti che gradualmente ci sono già da diversi anni“.
Campi Flegrei, l’Ingv sui terremoti: “Potente emissione di gas”
Il direttore dell’Ingv è ancora più specifico proseguendo con la sua spiegazione. “La sorgente che produce gas continua a esserci con un tasso alto di anidride carbonica emessa, pari a 5.000 tonnellate al giorno, quasi come un magma di un vulcano aperto che degassa. Il fenomeno sta continuando con le stesse caratteristiche. I terremoti sono la parte più evidente di un processo complesso e dinamico di questa caldera, che sta progredendo ma senza dare segni di riduzione o abbassamento della dinamica di quello che sta accadendo dal 2005. Parliamo di dati che raccogliamo“.
Sull’annuncio dello stato di emergenza ai Campi Flegrei da parte del ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, Di Vito si mostra soddisfatto. “Ben venga l’attenzione dello Stato in questi tipi di processi, proprio per mitigarne gli effetti. Vedo positivamente questo interesse per l’area, anche per gli effetti sui cittadini di questo processo“