Nella notte tra il 28 e 29 ottobre si passerà dall’ora legale all’ora solare. Le giornate si accorceranno ma in compenso dormiremo un’ora in più. Tra sabato e domenica, quindi, bisognerà ricordarsi di spostare le lancette dell’orologio indietro di 60 minuti, dalle 03.00 alle 02.00. I cellulari lo fanno già in automatico, bisognerà quindi ricordarsi di apporre la correzione solo sulle sveglie analogiche. L’ora solare resterà in vigore fino a fine marzo 2024, quando le giornate torneranno ad essere più lunghe. In quella data ci sarà nuovamente il cambio.
La storia dell’ora solare e legale
L’idea di spostare avanti le lancette per sfruttare al meglio la luce solare del mattino e diminuire i consumi di energia elettrica nacque per risparmiare la luce delle candele alla sera. Infatti, già nel 1784 Benjamin Franklin, scienziato, inventore del parafulmine, e politico statunitense, pubblicò la sua idea sull’utilità, in termini di risparmio, di “spostare il tempo”.
Tuttavia solo durante la Prima guerra mondiale che il nuovo sistema orario viene adottato. A causa della scarsità di carbone, le autorità tedesche decidono infatti di far avanzare l’orario per risparmiare su illuminazione e riscaldamento.
Alle ore 23:00 del 30 aprile 1916 che le lancette degli orologi si spostarono in avanti di un’ora per la prima volta. Tre settimane dopo anche la Gran Bretagna adottò l’ora legale. Così a seguire fecero anche il resto dei paesi dell’Europa e gli Stati Uniti. Poco dopo la fine della guerra, nel 1920, abbandonarono l’abitudine. La stessa ripresa poi durante la Seconda guerra mondiale, per arrivare, con varie modifiche di periodo (più o meno lungo), fino ai giorni nostri.
Nell’estate 2018 il Parlamento europeo approvò l’abolizione dell’obbligo per gli Stati membri di passare da un’ora all’altra due volte all’anno. Ogni Stato è quindi libero di decidere entro aprile 2021 se adottare per sempre l’ora legale, quella solare o continuare ad alternarle.