E’ stato un banale errore di comportamento a far finire nella rete della giustizia il ras di Somma Vesuviana Ferdinando D’Avino. Girava in auto con un documento contraffatto e un uomo di fiducia affianco. È stato bravo e attento il poliziotto del commissariato San Ferdinando a notare un gesto nervoso del ricercato, che ha cercato di nascondere il viso quando si è accorto che quegli uomini in abiti civili erano investigatori. Così il 35enne e Antonio Luigi Schetter, 61enne suo compaesano, sono finiti in manette per reati diversi e ora si trovano nel carcere di Se-ondigliano. D’Avino era ricercato per un’ordinanza di custodia cautelare emessa ad aprile 2016 per associazione camorristica.
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