L’assassinio di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi in Questura a Trieste sta monopolizzando in queste ore il mondo dell’informazione. Gli agenti sono stati barbaramente uccisi da due centroamericani arrestati poco prima.
Non è ancora chiara la dinamica del duplice omicidio, mentre il dolore per quanto avvenuto è incolmabile. Incolmabile in particolar modo nei cuori di amici e familiari dei due agenti originari di Velletri e Pozzuoli.
Rotta, infatti, era nato e cresciuto a Pozzuoli dove aveva prestato servizio per un periodo, prima di trasferirsi in Friuli.
La famiglia era rimasta invece nel Napoletano, con il papà, anch’egli poliziotto (in servizio al commissariato di Pozzuoli) e la madre che era restati in terra flegrea, mentre la sorelle si era da qualche tempo trasferita nella vicina Giugliano. Proprio la città di Giugliano, già scossa questa mattina per la scomparsa del presidente della locale squadra di calcio, si stringe intorno alla famiglia Rotta per la tragica morte di Pierluigi.