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sabato, Aprile 20, 2024
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Udienza preliminare del processo Ugo Russo, i genitori: “Il carabiniere dovrebbe andare in galera”

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Oggi è il girono dell’udienza preliminare del processo per la morte di Ugo Russo, il 15enne di Napoli ucciso nella notte fra il 29 febbraio e il 1 marzo 2020 mentre stava compiendo una rapina. Il processo è a carico del carabiniere, accusato di aver esploso verso il 15enne quattro colpi di pistola, tre dei quali andati a segno. Il Gup deve decidere se mandare a processo il militare, cosa che si augurano i familiari del ragazzo, per i quali il carabiniere “dovrebbe andare in galera“.

Il padre: “Magari oggi Ugo sarebbe stato in carcere”

Qualcuno ha voluto che Ugo morisse quella sera, perché è stato inseguito e ammazzato. Il carabiniere? Non sta a me giudicare, rispetteremo le sentenze”. Dice il padre del ragazzo all’esterno del Tribunale di Napoli. Nelle scorse ore il Consiglio di Stato ha stabilito che il murale, sui muri dei Quartieri spagnoli, “va rimosso“. “Rispetteremo anche questa — prosegue — anche se per noi è un’ ingiustizia. Ma non ci staremo zitti quando verranno a coprirlo”. A chi gli ha chiesto quale fosse lo stato d’animo di tutta la famiglia, il padre di Ugo ha risposto che loro hanno già perso “dal primo giorno“. “Il nostro stato d’animo? — ribadisce Vincenzo Russo – Sono tre anni che dormiamo poco la notte, che si piange, che ci attaccano, e non so perché. Mio figlio stava sbagliando, quella sera, l’abbiamo sempre ammesso, però avete letto gli atti della Procura e gli atti parlano. Hanno lavorato tanto, e questo ci fa piacere, noi abbiamo fiducia nella magistratura. La mia verità? Stava scappando, sarebbe stato arrestato, sarebbe finito in un carcere minorile e avrebbe pagato per quello che stava facendo. Magari oggi mio figlio stava in carcere e avremmo potuto aprire gli occhi sulla strada che stava intraprendendo”.

Già ieri l’altro, dove vive la famiglia, ai Quartieri Spagnoli, la gente del posto aveva animato una “lenzuolata” per testimoniare vicinanza. I genitori di Ugo Russo, assieme ad alcune decine di componenti del Comitato “Verità e giustizia per Ugo Russo”, questa mattina hanno sostato in piazza Cenni, all’esterno del nuovo Palazzo di Giustizia al Centro direzionale.

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