Ulteriore tegola giudiziaria per Palma Francesco, il diciottenne che a colpi di arma da fuoco a cercato di difendere l’onore della sua famiglia sparando al nuovo fidanzato della mamma, Pietro Ronga di Miano. Per lui un’altra accusa, quello di furto d’auto insieme ad un complice.
Il giovane, difeso dall’avvocato Luigi Poziello, si trova attualmente in carcere per duplice tentato omicidio, porto e detenzione di una pistola e di un coltello, ha deciso di rinunciare al ricorso innanzi al tribunale del riesame di Napoli
Agguato a Miano al compagno della mamma, Palma resta in cella: è accusato di tentato omicidio
Il 18enne che ha sparato Pietro Ronga nel quartiere di Miano difeso dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, si è avvalso della facoltà di non rispondere, spontaneamente ha spiegato le ragioni del suo gesto.
Non è mancato il colpo di scena, in quanto la procura della Repubblica contesta un duplice tentato omicidio al giovane, quindi oltre la sparatoria di lunedì scorso, anche l’accoltellamento di Febbraio, sempre nei confronti di Pietro Ronga. Il Giudice Ivana Salvatore ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare in carcere.
La ricostruzione dell’agguato
Non avrebbe accettato la relazione che Ronga avrebbe avuto con una sua congiunta così lo avrebbe incrociato e gli avrebbe esploso due colpi di arma da fuoco. È questo l’antenato del ferimento di Pietro Ronga, il 37enne di Miano ricoverato al Cto centrato da due proiettili all’addome e alla gamba. Poco dopo si è costituito in commissariato Francesco Palma, il 19enne rimasto a sua volta vittima di un raid pochi giorni fa. Come già ipotizzato da un precedente articolo di Internapoli vi sarebbe un collegamento tra i due episodi. Nel febbraio scorso del resto Ronga fu accoltellato dal giovane, ragazzo che anche in quel caso si consegnò spontaneamente in commissariato dove poi fu denunciato. Ora un nuovo ‘capitolo’ della vicenda con il ferimento di Ronga e l’ennesimo coinvolgimento di Palma difeso dall’avvocato Luigi Poziello.