Scovato il bunker della Vanella Grassi, preso il nipote del boss Mennetta. Ieri sera gli agenti del locale Commissariato, nell’ambito dei servizi all’uopo predisposti, nel transitare in via Vittorio Emanuele III a Secondigliano, hanno notato un giovane con atteggiamento circospetto che, alla loro vista, è fuggito in un palazzo e si è barricato in un appartamento al primo piano. I poliziotti hanno raggiunto l’abitazione dove hanno l’uomo ha tentato di darsi nuovamente alla fuga calandosi dal balcone.
DROGA, PISTOLE E FUCILI
Inoltre, gli operatori, all’interno dell’appartamento in questione, hanno rinvenuto 3 buste contenenti diverse dosi di marijuana per un peso complessivo di circa 658 grammi, 2 buste con circa 1,689 kg di hashish, 2 involucri di cocaina del peso di circa 11 grammi, 5 bilancini di precisione, diverso materiale per il taglio e confezionamento della droga, 3 cellulari, 2 pistole, di cui una Beretta cal. 7,65 e una Revolver cal. 38 entrambe con matricola abrasa, un caricatore con 7 cartucce cal. 7,65, 2 fucili, risultati entrambi rubati, 14 cartucce per fucile cal. 12 e 2195 euro.
IL NIPOTE DEL BOSS A GUARDIA DEL NASCONDIGLIO
Dunque Antonio Mennetta, 34enne nipote omonimo del boss della Vanella Grassi, è stato tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, possesso di armi clandestine e ricettazione.
Secondo gli agenti all’interno della casa c’era un bunker con tanto di videosorveglianza esterna. Dunque in una botola bel soffitto erano custodite le armi e a cassette di sicurezza occultate in finti libri.