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venerdì, Aprile 26, 2024
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Vanella Grassi. Prima del triumvirato gestione affidata a due baby ras

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Dopo l’arresto di Umberto Accurso, ultimo ‘erede’ del ceppo diretto discendente di Salvatore Petriccione, in molti si chiedevano chi stesse amministrando la cosca. Dalle risultanze investigative emerse che il clan che ha conquistato gran parte delle piazze di spaccio di Scampia, dopo l’arresto dei capi, ha trasformato il proprio organigramma e ha archiviato la struttura piramidale esistente in precedenza. E così Accurso, prima dell’uscita di scena sistemò i suoi fedelissimi a controllo delle varie zone di influenza. Si tratta della penultima fase della gestione della Vanella in seguito divenuto un ‘mostro a tre teste’.

Il profilo dei due baby ras

La decisione del boss è confermata anche dall’identikit dei personaggi usciti alla ribalta prima di essere uccisi o arrestati, prima di cedere il passo alla fazione Grimaldi di stanza a San Pietro a Patierno. Il primo fu vittima di un agguato nel Lotto G11. Francesco Angrisano, già in manette nel 2012, era considerato il referente del clan in tutta la zona di Scampia. Mentre, Vincenzo Maione, arrestato nel dicembre 2016 era noto agli investigatori per essere il referente dei “Girati” nel rione Berlingieri. I due, ras emergenti e sicuramente persone fidate di Umberto Accurso, poco prima di essere l’uno ucciso e l’altro arrestato si incontrarono a Scampia per decidere la linea da seguire in merito ad alcuni problemi nati con gli uomini della Masseria Cardone. Al centro dei dissidi tra i due gruppi, il mercatino del rione Berliginieri.

Tre gruppi ‘espressione’ di tre quartieri

Il primo gruppo della Vanella Grassi è quello dei Grimaldi, operativi sull’area di San Pietro a Patierno e del rione Berlingieri. Si tratta degli eredi di Carmine Grimaldi ‘Bombolone’ , gruppo capeggiato dal figlio di quest’ultimo, il 32enne Vincenzo. Il secondo gruppo è quello degli Angrisano, insediati nella zona di Scampia e del Lotto G e Lotto P. Si tratta del gruppo capeggiato dal baby ras Alessio.  Ad esso si riconnettono alcuni soggetti ancora attivi nell’area di Secondigliano e costituenti un terzo blocco e facente riferimento proprio a Salvatore Petriccione, il fondatore del gruppo e Vincenzo Spera ‘o nir. Si è potuto accertare che, nel corso del tempo, i rapporti tra questi gruppi eterogenei hanno vissuto momenti di fibrillazione, Il principale – se non unico – interesse che li tiene uniti è infatti costituito dall’acquisto di ingenti quantitativi di stupefacente e la loro distribuzione attraverso il duplice sistema della vendita all’ingrosso (nei cosiddetti  ‘passaggi di mano’) e la cessione al dettaglio della droga attraverso il sistema delle piazze di spaccio.

Il ‘brand’ Vanella Grassi

Salvatore Petriccione in particolare viene indicato come possessore di un vero e proprio ‘brand criminale’  del Vanella Grassi che consente ai gruppi di mantenere una fondamentale unità di intenti ed esercitare la pressione sul territorio. Nelle pagine dell’ordinanza vengono in particolare ricostruiti nel dettaglio i canali di distribuzione dello stupefacente sino alle piazze ed i luoghi di stoccaggio, sono stati individuati i soggetti incaricati del taglio e del confezionamento delle dosi. Si è inoltre accertato che le piazze di spaccio nei territori controllati dalla Vanella sono state ricostituite operando nelle consuete forme di distribuzione al minuto, proseguendo senza interruzione anche nel periodo di lock-down.

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