venerdì, Agosto 15, 2025
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Sfollati delle Vele di Scampia, Manfredi fa chiarezza: “In pochissimi sono rimasti ancora senza casa”

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenuto su Rai3 a ‘In mezz’ora’, è intervenuto in merito alla questione della sistemazione provvisoria delle famiglie sgomberate dalle Vele di Scampia, in seguito al crollo che lo scorso luglio si è verificato nella Vela celeste e all’ordinanza di sgombero, emessa alcune settimane fa, per abitazioni della Vela gialla e della Vela rossa a seguito di verifiche strutturali.

Vele di Scampia, il sindaco Manfredi: “C’è responsabilità da parte dello Stato”

Il sindaco Manfredi, nello spiegare la problematica che affligge le Vele, fa una sorta di “processo” allo Stato e quindi alla storia della città di Napoli. Queste le sue parole:

“Sulle Vele tutte le Istituzioni, senza distinzione alcuna, si stanno impegnando al massimo per risolvere uno scandalo in cui la concezione urbanistica io penso sia stata sbagliata. Ma la responsabilità dello Stato, in tutte le sue articolazioni, è stata enorme perché alla fine è diventato un fenomeno da circo, ma nessuno si è mai preoccupato della gente che lì viveva e che soffriva in un posto assolutamente incivile all’interno di una città che è la terza d’Italia. Non ci possiamo permettere queste situazioni né a Napoli né in qualsiasi altro posto del Paese”.

E poi ancora: “Il problema delle Vele è un classico problema italiano, è un problema di degrado, di sofferenza, di marginalità che non si è risolto per 40 anni e si è sempre alimentato perché attorno alle Vele si è costruito consenso politico, c’è stata un’economia che è vissuta attorno all’emergenza delle Vele e poi c’è stata anche la criminalità, perché non dobbiamo dimenticare che le Vele sono state il centro di uno dei clan più potenti, ormai distrutto, della camorra, che aveva nelle Vele una base. Il nostro impegno è risolvere i problemi e non rinviarli”.

“In pochissimi gli sfollati rimasti ancora senza casa”

Così invece sulla problematica degli sfollati, rimasti ancora senza casa dopo l’ordinanza di sgombero: “Ci sono pochissimi casi di persone che non hanno ancora trovato casa perché tutti hanno un contributo all’affitto. Esiste un tema legato a delle difficoltà di alcune famiglie a trovare una casa in affitto, ma noi seguiamo tutti i nuclei familiari e li stiamo supportando con case pubbliche, con la Curia e con una serie di istituzioni anche private”.

Il sindaco si riferisce a una norma dello Stato con la quale, a seconda della grandezza del nucleo familiare, si ha un sostegno all’affitto che va dai 400 ai 1200 euro mensili. Norma finanziata dal Governo attuale per 3,5 milioni e per un milione dal Comune, fondi destinati a essere rimpinguati. “Esiste un tema – spiega ancora Manfredi – legato a delle difficoltà di alcune famiglie a trovare una casa in affitto, ma noi seguiamo tutti i nuclei familiari e li stiamo supportando con case pubbliche, con la Curia e con una serie di Istituzioni anche private”.

La Curia per esempio ha già messo a disposizione un conventi e sta facendo una ricognizione su altri beni. Lo stesso Comune è in campo. Con la Prefettura retta dal Prefetto Michele di Bari che è sul pezzo e ha installato un tavolo a Palazzo di Governo che si riunisce ogni settimana per fare il punto della situazione.

Il progetto “Re-Start Scampia”

Il sindaco ha ricordato che è in corso il progetto “Re-Start Scampia”, che prevede l’abbattimento delle Vele e la realizzazione di nuovi alloggi. “Abbiamo fatto un censimento e abbiamo un piano di reinsediamento delle persone e quindi – ha sottolineato – tutte le persone che hanno diritto, avranno la casa e in questa fase transitoria con il sostegno del Governo abbiamo provveduto a un sostegno economico per cui le famiglie che rientrano nel piano di reinsediamento hanno un contributo di autonoma sistemazione per trovare una casa alternativa per questi due anni, che è il tempo per completare la realizzazione degli immobili sostitutivi, demolire le due Vele e garantire una prospettiva per non parlare ancora di Vele tra 20 anni come lo si è fatto negli ultimi 40″.

Rispetto al cronoprogramma, Manfredi ha ricordato che i fondi utilizzati sono del Pnrr e dunque “per il 2026 devono essere completati i primi 250 appartamenti”.

Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.