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giovedì, Aprile 25, 2024
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[Video]. Studente spara alla prof in classe con una pistola ad aria compressa, poi pubblica il filmato

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Un alunno di un istituto superiore di Rovigo ha colpito la professoressa che era in aula con alcuni pallini in gomma. Questi sono stati esplosi con una pistola ad aria compressa, mentre la docente stava facendo lezione.

L’episodio si è verificato la scorsa settimana in una prima classe dell’istituto “Viola Marchesini”. Nel frattempo un altro studente ha ripreso l’episodio e lo ha diffuso sui social. Dopodiché ‘La Voce di Rovigo’ ha ripubblicato il filmato sul suo sito. L’alunno avrebbe colpito la professoressa due volte, prima alla testa e poi a un occhio. La dirigente dell’istituto, oltre ai provvedimenti disciplinari verso i ragazzi, ha avvertito la Polizia e convocato i genitori.

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“Come docenti, più che allarmati siamo affranti dal punto di vista educativo, perché i ragazzi non hanno percepito il disvalore del loro gesto, hanno reagito come fosse un gioco”, ha commentato la dirigente dell’istituto tecnico, Isabella Sgarbi. “Si è trattato – ha proseguito – di allievi di una prima classe, quindi giovani, che si sono anche autodenunciati. Non provengono da famiglie con disagio, sono ragazzi normali. Solo hanno preso la cosa come un gioco. Ma hanno irriso un pubblico ufficiale, non hanno capito la scala dei valori”.

Oltre ai provvedimenti disciplinari nei confronti di chi ha sparato e di chi ha filmato, l’istituto terrà alcuni incontri educativi con la collaborazione della Questura “che saranno di tipo rieducativo – ha specificato -. Siamo un istituto tecnologico, e insegniamo l’uso corretto delle tecnologie. I ragazzi seguono anche lezioni di diritto e di educazione civica, e su questo dobbiamo insistere”. A La Voce di Rovigo la dirigente ha sottolineato che “si è trattato di un atto preordinato, perché i ragazzi si erano accordati prima di compierlo tra chi ha portato la pistola e chi era pronto a filmare. Ma ancora più grave del fatto in sé è stata la derisione dell’insegnante che era già stata colpita. Un comportamento che non ha davvero spiegazione”.

 

Polizia irrompe nella scuola a Parma e atterra un 14enne, gli studenti: “Abuso di potere” – dagli archivi di Internapoli.it del 24/10/22

Secondo la ricostruzione fornita da Repubblica, due 14enni avrebbero iniziato a insultarsi e poi a prendersi a calci e pugni. Mettendo i dirigenti dell’istituto nella condizioni di dover chiamare la polizia. Tuttavia, oggi, il collettivo studentesco ha pubblicato il video dell’accaduto. In cui si vede uno studente mentre viene atterrato e immobilizzato con la forza da uno dei due agenti. “La preside ha anche minacciato di denunciare gli studenti che hanno ripreso la scena”, aggiunge il collettivo. “Questa è una chiara dimostrazione da parte della scuola di voler insabbiare e sminuire l’accaduto, limitandone la circolazione“.

Secondo Repubblica, sarebbe stata proprio la preside dell’istituto a chiamare la polizia nella speranza di fermare la rissa. Secondo il Csa, però, “nessuna motivazione può giustificare un così spropositato abuso di potere e di forza fisica su un ragazzino, appena quattordicenne, da parte di un uomo adulto“. Ciò che gli studenti parmensi contestano non è soltanto l’azione dei due agenti, ma la loro stessa presenza all’interno dell’istituto. “La presenza delle forze dell’ordine a scuola va a frantumare l’immagine, ormai sbiadita, di luogo sicuro e libero, nel quale i ragazzi dovrebbero imparare dal contesto scolastico a gestire la propria vita attraverso il dialogo e la cultura, e non con violenza e obbedienza, fa sapere il collettivo studentesco. L’appello degli studenti è duplice: da un lato denunciare quanto accaduto, dall’altro “lavorare per aprire un dialogo con studenti, insegnanti, educatori, psicologici e genitori. “Bisogna tornare a riflettere sulla necessità di educare, anziché punire“, chiosa il Csa.

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