La morte di Virna Rodriguez ha colpito la comunità di Torre Annunziata. La professoressa stava combattendo contro una lunga malattia, purtroppo, ieri è giunta la tremenda notizia, infatti, sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio.
Le dediche per Virna Rodriguez
“Intorno ai 60 anni c’è chi scala montagne, chi si iscrive in palestra, c’è chi ha dei figli, a 60 anni, c’è chi si rifà una vita dopo aver perso tutto. C’è chi sta aspettando la pensione per godersi i suoi hobby, la sua famiglia, i risparmi di una vita. A 60 anni si è ancora relativamente giovani. Se non hai problemi di salute, puoi ancora fare programmi, provare gioie e dolori, puoi soffrire, e stare meglio, cadere in depressione, riprenderti e sorridere nuovamente a chi ti circonda ma tu questa chance non l’hai avuta, ti è stata negata. In compenso però la tua vita sebbene sia stata breve, te la sei “divorata” l’hai vissuta sempre a 200 all’ora, eri il simbolo della vitalità per tutti quelli che ti conoscevano. Colta, intelligente, spregiudicata ma mai volgare, bella e libera da ogni cliché, mai intrappolata in questa città carcere, sempre in giro per il mondo. La vita va avanti è ovvio, ma un pezzo della nostra, di ognuno di noi che ti abbiamo conosciuto sarà grigia e ma più a colori, ciao Virna ❤️”, scrive Alfredo.
Anche il parente Salvatore le ha fatto un dedica: “Eri l’emblema della spensieratezza, sempre sorridente, sempre una parola buona per tutti. Cugí devo festeggiare il compleanno di mamma, vuoi venire a cantare? Ma poi facevamo cantare sempre te perché ci incantavi con la tua voce particolare. Buon viaggio Virna cugina mia, adesso avrai ritrovato il tuo amato cucciolone Pedro e cantando Amy Winehouse starai trasmettendo la tua solarità a tutti quelli che stanno “al di là”… Conoscendoti ci avresti sicuramente detto ‘weeee e che è sta musciaria, non siate tristi e pensate a mammà“.
“Ciao Virna Rodriguez. Resterai unica, inimitabile, piena di energie, simpatia e bravissima nel tuo lavoro di professoressa di lingue. Torre Annunziata perde tanto ed è giusto che ti pianga… io per prima”, scrive Mariella.