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venerdì, Marzo 29, 2024
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“Vogliamo soldi e buoni spesa”. Marano, assalto al Comune per i fondi del decreto Conte.

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Marano, assalto al Comune per i fondi del DPCM Conte.

A poche ore dalla Conferenza stampa tenuta dal Premier Giuseppe Conte, molti cittadini si sono riuniti all’ingresso del Comune di Marano, per chiedere gli aiuti promessi che dovranno servire per bloccare sul nascere una eventuale emergenza sociale. Così un gruppo di una decina di persone, stamattina, poco dopo le ore 7:25, si è dato appuntamento ben prima dell’orario di apertura, e ha chiesto con forza di accedere all’Ufficio dell’Assistenza sociale. Il custode, uno dei pochi dipendenti presenti a quell’ora, ha impedito che i manifestanti entrassero negli uffici ed ha prontamente allertato la Polizia locale che, giunta sul posto, ha fatto liberare l’ingresso del Comune ed ha provveduto a sciogliere l’assembramento. Il Capo pattuglia, il Maresciallo Gennaro Marchesano, unitamente ai marescialli Gennaro Vollero, Monica D’Angiolo ed Espedito Rusciano, sono riusciti con non poca difficoltà, ad identificare i partecipanti, a calmare gli animi ed a spiegare agli astanti che i fondi non erano ancora disponibili e che il loro trasferimento, sarebbe avvenuto in tempi strettissimi. La gente, però, ha continuato ad urlare ed a protestare anche nei confronti dei poliziotti locali. Una protesta dettata principalmente dalla fame e dalla mancanza di lavoro. Una miscela esplosiva sulla quale il governo sta cercando di disinnescare con dei fondi di solidarietà sociale ed alimentare. Al Comune di Marano, arriveranno circa seicentomila euro per il fondo di solidarietà, così come indicato anche dall’on. Andrea Caso della Commissione Finanze del Parlamento. Ora toccherà al Sindaco Rodolfo Visconti attivare velocemente la macchina amministrativa per erogare correttamente gli stanziamenti statali.  Un episodio, quello accaduto ieri, che avrebbe potuto avere anche esiti ben più negativi e che desta preoccupazione in Città. Non è ancora chiaro, infatti, se si sia trattato di un assembramento spontaneo o di un’azione programmata, e se qualcuno abbia fomentato i partecipanti, vista la strana tempistica che ha visto anche altre proteste nell’area Nord ad opera di gruppi di antagonisti”.

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