17.7 C
Napoli
giovedì, Maggio 2, 2024
PUBBLICITÀ

Omicidio Giulia Tramontano, il padre sui social: “L’assassino deve marcire in galera”

PUBBLICITÀ

Il padre di Giulia Tramontano, Franco Tramontano, ha scritto sui social chiedendo giustizia per la figlia 29enne, uccisa con 37 coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello a Senago, nel Milanese, il 27 maggio 2023 mentre era incinta di sette mesi.

Il papà di Giulia Tramontano: “L’assassino di mia figlia e mio nipote dovrà marcire in galera”

“Giulia, chiederemo giustizia per voi senza mai arrenderci. Il vostro assassino deve marcire in galera”. Parole scritte dal padre della 29enne nel giorno della nuova udienza del processo a carico dell’ex barman reo confesso.

PUBBLICITÀ

“Con il sorriso e la bontà d’animo hai illuminato la vita di chi ti era vicino. Il tuo ricordo vivrà sempre nei nostri cuori, la tua luce continuerà a brillare nel cielo e il vento ci porterà il tuo profumo”, si legge ancora nel messaggio del padre di Giulia.

“Lo grideremo ogni giorno, giustizia”, si legge invece nel messaggio della mamma di Giulia, Loredana Femiano.

Giulia voleva lasciare Impagnatiello, l’analisi delle chat

Dall’analisi delle chat tra i due è emerso che Giulia voleva lasciare Impagnatiello dopo aver trovato nella macchina del compagno un rossetto. “Dimmi chi è salito in macchina. Rispondi e poi mi vedrai dal binocolo”, scriveva la donna. Impagnatiello rispondeva di non sapere nulla, di non avere idea di come quel rossetto fosse finito lì. “Basta, ognuno per la propria strada. Thiago lo vedi dal binocolo”, scriveva ancora la 29enne. L’uomo, allora, provava a far leva “sui sensi di colpa” di Giulia: “Vuoi dividerci prima della nascita del bambino? Che madre sei?”. E ancora: “Sono scioccata, veramente”, diceva Giulia nell’ultimo messaggio audio inviato a una sua amica prima di essere uccisa, raccontando del suo incontro con l’altra donna di Impagnatiello.

Dal come rimuovere le macchie di sangue e sudore dall’auto alla vita di Alberto Stasi a Bollate, le ricerche choc di Impagnatiello

La sesta udienza del processo a carico di Impagnatiello, come si legge su Il Giorno, si è aperta con la deposizione dei carabinieri che hanno estrapolato i contenuti del pc e dei telefoni dell’imputato. Tra le ricerche effettuate dall’imputato, nei giorni in cui Giulia risultava scomparsa, figura “la vita di Alberto Stasi a Bollate”. Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, a Gargalasco e sta contando la sua pena. E anche “come disconnettere WhatsApp” e “rimuovere macchie di sudore, macchie di sangue e macchie ruggine dalle auto”.

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Scoperto il movente dell’omicidio Coppola, 20mila euro al presunto killer

Una somma di 20mila euro sarebbe stata promessa al presunto killer dell’ingegnere Salvatore Coppola, ma solo in parte i...

Nella stessa categoria