PUBBLICITÀ
HomeRassegna StampaDROGA, NAVE BLOCCATA DALLA SPAGNA

DROGA, NAVE BLOCCATA DALLA SPAGNA

PUBBLICITÀ

Era partito dal Marocco ed era destinato a rifornire le principali piazze della Campania. Ma in Italia il carico di 2 tonnellate di hashish non è mai arrivato. A bordo della «Rally Raf», l’imbarcazione dalla quale ha preso il nome l’operazione, e che era ormeggiata in un porto della Costa del Sol, viaggiava droga per un valore di quattro milioni e mezzo di euro. Assieme al carico, le tre persone che gestivano l’asse di collegamento nel Mediterraneo e finite in manette. Due di loro sono di Giugliano. Si tratta di Raffele Trocciola, 55 anni, scafista di professione e alla guida dell’imbarcazione, già noto agli archivi della giustizia per la sua attività di contrabbandiere. Trocciola aveva tentato l’affare assieme a Gennaro Bombarda, 32 anni, anche lui di Giugliano, anche lui volto già noto alla giustizia per associazione a delinquere di tipo camorristico. I due napoletani erano in contatto con i fornitori nordafricani assieme a Raul Ballestreros Chicon, spagnolo. L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, diretta da Franco Roberti, ha visto collaborare per settimane gli uomini del Gico del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza napoletana, e la polizia spagnola. Al centro dell’attività investigativa che si è dispiegata in tre mesi di attenti monitoraggi, gli spostamenti della «Rally Raf». Poi gli inquirenti decidono di far scattare il blitz e sorprendere l’imbarcazione che stava per partire alla volta dell’Italia. Sono stati i finanzieri napoletani, guidati dal comandante provinciale Giuseppe Bottillo e dal vicecomandante del reparto operativo aeronavale, Paolo Recchia, a fare irruzione sull’imbarcazione. Al timone, pronto a salpare, c’è Trocciola. Le fiamme gialle passano al setaccio ogni angolo della nave, poi la scoperta del carico: 2 tonnellate di hashish che immesse sul mercato campano, avrebbero fruttato al sodalizio criminale quattro milioni e mezzo di euro. Un affare dietro il quale c’è l’ombra della mala che, secondo gli inquirenti, gestiva il traffico internazionale di droga. Con l’arresto delle tre persone e il sequestro della droga, si è conclusa solo la prima parte dell’operazione «Rally Raf». Secondo il sostituto procuratore della Dda di Napoli, Luigi Cannavale, con il blitz dell’altro giorno è stata scritta solo la prima pagina di una più vasta inchiesta che a breve potrebbe consentire alle forze dell’ordine di sgominare la pericolosa cupola ciminale che gestisce il traffico internazionale di stupefacente. Il carico di hashish è stato bloccato prima che venisse stoccato e smistato sulle piazze campane, le stesse sulle quali si concentra ora l’attenzione degli inquirenti per provare a capire quale fosse il sodalizio che teneva in piedi i collegamenti con l’estero e con i committenti che controllano il mercato della droga in Campania.

MONICA D AMBROSIO – IL MATTINO 3 NOVEMBRE 07

PUBBLICITÀ