Stop alle ecoballe nel sito di Taverna del Re. Così la Campania, in particolare Napoli e la provincia rischiano di trovarsi di fronte ad una nuova emergenza rifiuti. Il Tribunale civile di Napoli, infatti, ha ordinato al commissariato straordinario di governo e a Fibe di «non conferire sulle piazzole ulteriori ecoballe fino a quando quelle giacenti all’interno del sito di stoccaggio non saranno coperte con idonei teli». Dunque il giudice ha accolto il ricorso presentato dai sindaci dei comuni di Giugliano, Trentola Ducenta e Parete, da Legambiente e da un gruppo di cittadini, che si basava su una serie di prescrizioni indicate dalla Asl. Tra queste anche la completa regimentazione delle acque piovane e lo smaltimento delle ecoballe «in contenitori a perfetta chiusura per evitare la produzione di odori molesti». Di fatto la chiusura di Taverna del Re può avere conseguenze pesanti sull’intero ciclo dei rifiuti: il blocco infatti di quello che insieme a Villa Literno è il più grande sito di stoccaggio di ecoballe finisce per fermare l’attività degli impianti di Cdr, e a sua volta rischia seri rallentamenti la raccolta dei sacchetti in strada. Dal commissariato straordinario di governo intanto si annuncia un reclamo d’urgenza contro le decisioni del Tribunale, confidando che si ripeta quanto è accaduto per la temporanea chiusura di Lo Uttaro nel Casertano. Il prefetto Alessandro Pansa non scende nel merito delle questioni, in attesa che il provvedimento venga notificato al commissariato. Di certo però la linea sarà quella di rispettare naturalmente lo stop al conferimento di ecoballe, proseguendo nello stesso tempo i lavori che consentiranno al commissariato di ottemperare alle prescrizioni. Spiegano in prefettura: per completare i canali di scolo serviranno forse due o tre giorni, la copertura delle piazzole può avvenire soltanto quando il deposito delle ecoballe è via via terminato, quanto alla tenuta del percolato si garantisce poi che finora non ci sono state fuoriuscite. Dal canto loro esultano i cittadini, che però restano sul piede di guerra e per stamane annunciano nuovi presidi davanti ai cancelli di Taverna del Re per bloccare eventuali incursioni da parte dei camion della raccolta. Identico moderato ottimismo da parte del sindaco di Giugliano, Francesco Taglialatela: «Abbiamo vinto una parte della battaglia, vedendo finalmente accolte le ragioni tecniche e igienico-sanitarie per le quali abbiamo chiesto da tempo la chiusura del sito. Naturalmente restano tutte le considerazioni sulla scelta ormai non più comprensibile di sfruttare ulteriormente questo territorio già provato da anni e che avrebbe sin da ora bisogno soltanto di opere di bonifiche e di risanamento. Ecco, adesso sono queste le risposte che l’amministrazione e la cittadinanza si attendono dal commissariato. Intanto restiamo con i piedi per terra e vogliamo il rispetto dell’ordinanza. Ma non ci fermeremo qui, perché vogliamo andare oltre: siamo pronti ad attrezzarci per ottenere altri provvedimenti giudiziari». Da registrare, infine, che sul fronte dei consorzi è stato istituito un tavolo regionale con la partecipazione di rappresentanti della Regione Campania e del commissariato di governo per l’emergenza rifiuti. È stata dunque accolta dal prefetto Pansa e dalla Regione, la richiesta in tal senso avanzata dai sindacati e concordata anche con la prefettura di Caserta, anche a seguito della critica situazione venutasi a creare al Consorzio Acsa Ce 3 di Caserta che rischia di essere messo in liquidazione, con contraccolpi negativi anche sull’occupazione.
cor.cas.il mattino 30 novembre 2007
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ