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PIROZZI GETTA LA SPUGNA, L’ARTICOLO DEL MATTINO

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Si dimette il sindaco Giacomo Pirozzi con tutta la giunta composta da Udeur, Forza Italia, An, indipendenti e Verdi. Dimissioni dettate dai ritardi accumulati per l’approvazione del piano urbanistico comunale. «Faccio il sindaco solo se posso mantenere gli impegni presi in campagna elettorale – dice il sindaco dimissionario Giacomo Pirozzi – il piano urbanistico era l’ultimo degli interventi del mio programma. Se verificherò che non ci sono le condizioni per approvarlo entro la fine del mandato, non revocherò le dimissioni». In ogni caso, poiché l’amministrazione è all’ultimo anno di consiliatura, si voterebbe comunque in primavera. L’approvazione del Puc, l’ex piano regolatore generale, è attesa dal ’93. L’amministrazione in carica l’aveva messa tra i punti programmatici e, dopo tante insistenze, il piano redatto dai tecnici è arrivato al protocollo del Comune il 26 novembre. Contestualmente, il sindaco Pirozzi aveva convocato per ieri la giunta e inviato il piano all’ufficio tecnico per il parere di legittimità. Poi, il colpo di scena: il tecnico informa l’amministrazione comunale di non aver avuto sufficiente tempo per studiare gli incartamenti. Così sindaco e assessori si dimettono e convocano una manifestazione pubblica per sabato, alle 11, a Villa Holiday. «La dignità prima della politica. Sono abituato a fare il mio dovere – aggiunge Pirozzi – non ha senso restare senza poter approvare lo strumento che rilancia la cittadina con una nuova geografia urbanistica, con aree verdi e per lo sport, e per gli insediamenti produttivi». Le motivazioni di Pirozzi non convincono gli uomini dell’opposizione, per i quali il sindaco revocherà le dimissioni entro i 20 giorni previsti dalla legge. «È tutta una farsa – attacca l’ex sindaco Giuseppe Salatiello, del Pd – Nessuno ha intenzione di andarsene a casa, il sindaco vuole solo avere più potere per far passare un piano che presenta tante anomalie e interessi privati e, per farlo, scarica la colpa sull’ingegnere Tammaro che, invece, vuole tutelare la collettività. Noi difenderemo con forza il suo operato». Anche il Pd annuncia un confronto pubblico coi cittadini.


FERNANDO BOCCHETTI – IL MATTINO 6 DICEMBRE 2007

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