Il loro istituto è fatiscente e occupano una scuola pronta ma ancora chiusa. Secondo giorno di protesta per gli studenti della sede distaccata di via Cavour dell’Ipia Marconi di Giugliano. Dopo aver saltato le lezioni e aver presidiato il Comune mercoledì, ieri hanno deciso di occupare simbolicamente una scuola comunale in via Vallefuoco, a ridosso della circumvallazione esterna. Da tempo, nonostante sia praticamente finita, la struttura, su un unico livello, resta chiusa. «Una vera ingiustizia, mentre noi facciamo lezione in una sede fatiscente», dicono gli studenti che ne rivendicano l’assegnazione. Da cinque anni combattono con l’umidità causate dalle infiltrazioni e perdite d’acqua nell’edificio che il Comune ha ceduto alla Provincia di Napoli in comodato d’uso. Dai disagi, l’idea di occupare la scuola nuova di zecca di via Vallefuoco. Progettata per ospitare un asilo nido, ora resta chiusa in attesa di poter essere trasformata con l’avallo della Provincia in un liceo scientifico. Questo almeno nelle intenzioni dell’ex amministrazione guidata da Galdiero. Intanto ieri, cento studenti hanno scavalcato i cancelli rosso scuro dell’istituto e si sono seduti sulle scale d’ingresso, sotto lo sguardo vigile della polizia municipale. Qualcuno ha anche tentato di forzare la porta d’accesso, ma è scattato l’allarme dell’istituto di vigilanza. In ogni caso, nessun danno alla struttura: solo l’intenzione di dare forza alla loro protesta. Il presidio è stato smantellato dopo poco più un’ora, dopodiché una delegazione di studenti, insieme con alcuni docenti, è stata ricevuta dal commissario prefettizio, Simonetta Vaccari, e da alcuni dirigenti. «Abbiamo allertato l’ufficio tecnico provinciale – dice il responsabile dell’edilizia scolastica del Comune, Salvatore Costantino – perché si attivassero al più presto per i lavori di manutenzione straordinaria». Strappato l’impegno, gli studenti hanno lasciato il Comune, assicurando che oggi sarebbero ritornati in classe.
TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 14/12/2007
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