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Bimbi spariscono, raid contro i rom

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Volevano andare alle giostre i due fratellini scomparsi ieri mattina, ma tutti avevano pensato a un rapimento. «Sono stati gli zingari», è la voce che si è sparsa in pochi minuti. E altrettanto velocemente è partita la ricerca dei bimbi e la caccia ai presunti rapitori. Così in tre si sono recati nel campo nella zona Asi per farsi giustizia, armati con spranghe di ferro. Lì, però, era già giunta una pattuglia della polizia che li ha bloccati. I bambini, di 7 e 5 anni, sono stati ritrovati sani e salvi dopo un’ora dalla scomparsa nei pressi della rotonda di Villaricca, a due chilometri dalla loro casa dalla quale si erano allontanati eludendo la sorveglianza della madre. I piccoli avevano approfittato dell’assenza di pochi minuti della mamma, andata di fronte con in braccio il più piccolo dei tre figli a comperare la carne, per uscire di casa. Con ancora indosso il pigiama hanno cominciato a vagare per le strade di Giugliano alla ricerca delle giostre di cui la sera precedente avevano sentito raccontare dai cuginetti. Certo non potevano immaginare che realizzare di nascosto il loro desiderio avrebbe creato tanto panico e, soprattutto, alimentato un clima di intolleranza. I piccoli andavano in giro spensierati e nella loro breve fuga si sono fermati anche in un negozio per farsi dare una busta di patatine. Senza soldi, ma con la promessa che sarebbe passata mamma a pagare. Poi, un uomo li ha notati vagare in strada ed ha allertato la polizia municipale. Così sono stati accompagnati al comando. La fine di un incubo per la famiglia. Ma la conferma del clima di intolleranza che si respira da queste partiti. Nel frattempo gli agenti di polizia del commissariato di Giugliano, diretto dal vicequestore Pasquale De Lorenzo, hanno rintracciato il camion guidato dai rom, risultati subito estranei alla vicenda. Ma proprio nel corso del controllo i poliziotti hanno evitato che l’allarme avesse un epilogo drammatico. Dei tre trovati in possesso di spranghe e del tutto decisi a «fare giustizia», uno è stato arrestato anche perché destinatario di un ordine di custodia cautelare per una rapina compiuta in Abruzzo.


TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 15 APRILE 2008

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