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SENI PROSPEROSI SUI MANIFESTI, TRAFFICO
IN TILT AL SEMAFORO

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Quattro maximanifesti pubblicitari con seni prosperosi, coperti solo dalle mani di una modella. A corredo delle immagini lo slogan di una compagnia di navigazione nazionale: «Vesuvio ed Etna mai così vicini», allusione alla possibilità di rapidi collegamenti marittimi dalla Campania alla Sicilia. E il traffico va in tilt. Accade a Fuorigrotta, dove quattro cartelloni pubblicitari sul muro perimetrale dell’ex Sferisterio si estendono per uno spazio di ottanta metri e creano non pochi disagi alla circolazione stradale. Sono tantissimi gli automobilisti che fanno frenate improvvise o soste troppo prolungate per dare una sbirciata. «Niente che non si sia già visto», commenta un passante che si e soffermato a pochi metri dalla grande foto. «Ma colpiscono, eccome, le dimensioni».


Il Mattino il 05/05/08


E’ siciliana la ragazza dei cartelloni hard

Non è una modella professionista ma una bella ragazza catanese la proprietaria del décolleté che prorompe, generoso ed invitante, da un maxi-tabellone a Fuorigrotta. E fa parlare di sé, anche se questa giovane bellezza mediterranea non ha un volto ed un nome. «C’è la privacy» fanno sapere dallo studio «Fabris adv», commissionario della campagna pubblicitaria da parte della Compagnia di navigazione «TTTLines». Da quando è stato affisso nel primo weekend di maggio, sia per il suo contenuto maliziosamente erotico che per le sue dimensioni (quattro immagini dello stesso «soggetto» su un unico tabellone pubblicitario di 80 metri per tre) ha creato scompiglio, traffico e polemiche, dividendo la città in due fazioni. Da una parte ci sono i fautori dell’ordine pubblico («quei manifesti – sostengono – distolgono l’attenzione degli automobilisti dalla guida con pericolo di incidenti, e rallentano il traffico») e i fustigatori dei costumi, tra cui anche un’associazione di genitori.
Il comitato ha già chiesto alla compagnia di rimuovere i tabelloni: sono preoccupati dagli effetti sui loro figli della visione di quei seni procaci, a malapena coperti dalle mani. Dall’altra invece ci sono i sostenitori del mezzobusto che trionfa davanti all’ex sferisterio di Fuorigrotta e «incarna» i due vulcani, il Vesuvio e l’Etna che, secondo la didascalia scelta dalla TTTLines, «non sono mai stati così vicini». Sorpreso dal clamore ma naturalmente soddisfatto dal risultato mediatico della campagna appena lanciata, è stato l’armatore della compagnia di navigazione, Alexandros Tomasos. «Volevamo pubblicizzare la tratta giornaliera Napoli-Catania della compagnia e, per rappresentare le terre fertili della Campania e della Sicilia in chiave ironica, abbiamo pensato a due seni prosperosi che evocano i vulcani. Ma, nel contempo anche rendere un omaggio alle vulcaniche bellezze femminili delle due regioni. C’erano anche altre immagini alternative, frutti e piatti tipici napoletani e siciliani o una ragazza con una maglietta con davanti i nomi dei due vulcani, ma a maggioranza abbiamo tutti optato per l’immagine del seno. A chi poi ci ha accusato di turbare i ragazzi – puntualizza Tomasos – abbiamo risposto che l’immagine non è volgare. Oggi basta accendere la tv o navigare in internet per vedere immagini molto più spinte. Credo – conclude l’armatore – che forse l’impatto più forte è stato provocato soprattutto dalle dimensioni del tabellone». E, proprio sulla grandezza del manifesto e sulla sua collocazione, sono state espresse non poche perplessità dall’assessore comunale al Decoro e arredo urbano, Elisabetta Gambardella. «Ho chiesto al comandante di polizia municipale Carlo Schettini e al dirigente comunale del servizio di polizia amministrativa Iraldi – dice la Gambardella – di avviare un’indagine per verificare se siano in regola le autorizzazioni in merito alla grandezza e alla collocazione del tabellone. Sul contenuto della pubblicità il Comune non può intervenire, anche se personalmente non lo trovo di buon gusto».

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Anna Maria Asprone
Il Mattino il 06/04/08

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