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Maggio a porte chiuse, itinerari beffa. Visite saltate, chiese off limits, percorsi nel caos. Ma le presenze crescono

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Caos e disagi. Una domenica fitta di confusione per migliaia di visitatori che hanno affollato la città in occasione del Maggio dei monumenti. Questa volta a finire sul banco degli imputati sono guide, siti internet e brochure che il Comune di Napoli ha realizzato per informare i turisti interessati a visite e tour cittadini. Sfogliando la guida consegnata in centinaia di copie in questi giorni, a pagina 10 spicca «I castelli di Giovanna», una escursione in barca a vela per ammirare dal mare Castel Nuovo, Castel Sant’Elmo e Castel dell’Ovo, con partenza alle 10 dal Molosiglio. Peccato che a quell’ora la barca fosse già salpata da una decina di minuti poiché, come precisa il responsabile che cura l’evento, “il tour è a prenotazione obbligatoria ed essendo giunti in anticipo tutti i partecipanti, si è deciso di prendere il largo in anticipo». Eppure sulla guida non è riportato a chiare lettere che per partecipare all’evento sia necessaria la prenotazione, così come non è presente né sul sito internet ufficiale del Maggio (www.maggiodeimonumenti2008.it) né su quello – aggiornato al 2 – del Comune di Napoli. Addio al giro in barca, insomma. Meglio optare per una sana gita in bici che da Castel dell’Ovo terminerà al parco Virgiliano. Questa volta l’appuntamento è alle 10.30 ma di guide in bici neanche l’ombra. E anche stavolta a creare disagi sono le informazioni errate e incomplete fornite dal Comune. «I tour in bici sono a prenotazione obbligatoria – precisa la responsabile – come abbiamo segnalato fin dalla presentazione del progetto agli uffici dell’assessorato e come si evince anche dal nostro sito internet». Stesso copione: la guida non riporta la prenotazione per partecipare alla gita, così come non c’è sul sito ufficiale del Maggio dei monumenti e neanche su quello del Comune. Il bello, poi, è che il sito dell’associazione, che da quattordici edizioni fornisce le piacevoli biciclettate, è pure sbagliato. È andata peggio a una coppia di turisti inglesi che, pur avendo prenotato una visita al Borgo Orefici, non ha trovato nessuno sul luogo dell’appuntamento. Irritati e confusi, si sono rivolti all’infopoint dell’azienda di soggiorno e turismo di piazza del Gesù. Abbandonati i tour, ci si rivolge ai monumenti e ai palazzi aperti in occasione del Maggio. Dopo un sabato mattina con i cancelli sbarrati, ieri la chiesa di Sant’Anna dei Lombardi era aperta, anche perché ospitava a mezzogiorno un concerto, per poi richiudersi immediatamente con l’esecuzione dell’ultima nota. Quello degli orari e dei giorni di apertura è il vero dilemma. Salvo quei siti inseriti nel programma di visite guidate, da nessuna parte vengono specificati gli ingressi, con conseguente caos per i turisti che ieri hanno trovato le porte chiuse a Palazzo Zevallos Stigliano in via Toledo e alle 13 ormai chiusa la chiesa dello Spirito Santo in piazza VII Settembre.

MARIAGIOVANNA CAPONE
Il Mattino il 05/05/08

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Caos per gli itinerari, la delusione del Maggio

Era stato aperto al pubblico l’anno scorso, per il Maggio, dopo un intervento di messa in sicurezza e pulizia che sembrava non finire più. Visite guidate anche di sera per riscoprire il fascino del cimitero delle Fontanelle, capolavoro della città di sotto. Chi va a cercarlo adesso lo troverà sbarrato. Da qualche settimana, infatti, piovono pietre dalla volta dell’ossario. I tecnici stanno valutando la portata del dissesto: ce n’è comunque quanto basta per sconsigliare l’ingresso dei visitatori. Ipotesi comunque non presa in considerazione, sia perché il sito è stato giudicato poco in linea con il tema della kermesse 2008, sia perché non è stato ancora sciolto il nodo della gestione. Sipari che si aprono e si chiudono, lasciando l’amaro in bocca a chi puntava sul mese dei monumenti come spazio della rivincita. La manifestazione ha punte d’eccellenza (sabato sera folla da record nel Maschio Angioino per i «Carmina Burana», biglietti esauriti in un attimo) ma in corso d’opera i soliti nodi vengono al pettine. Informazioni non sempre corrette sul sito del Comune, visite guidate senza guida, escursioni che lasciano a piedi perché nessuno ha informato nessuno sull’obbligo di prenotazione, cancelli chiusi per palazzi e chiese sugli itinerari consigliati, musei non disponibili o impresentabili per lavori in corso. E una battaglia per tenere aperti i monumenti di proprietà comunale, da Castel Nuovo alle chiese del centro storico, perché i dipendenti sono in stato d’agitazione e rifiutano il lavoro straordinario. Capita, così, che pur di rispettare gli impegni venga spedito un dirigente in biglietteria o un volontario della protezione civile nella postazione del custode. L’impressione, se non di caos, è di scarsa sensibilità nei confronti del contenitore di eventi che coincide con il mese più proficuo per il business turismo. Ma Valeria Valente, assessore ai grandi eventi, non ci sta a salire sul banco degli imputati: «Più di quello che abbiamo fatto quest’anno non potevamo fare. C’è stato uno sforzo straordinario di promozione all’estero, siamo partiti in anticipo con la fiera di Berlino. Malgrado la crisi rifiuti i turisti ci sono. Agli enti che gestiscono palazzi e chiese abbiamo chiesto di restare aperti dalle 9 alle 13, ma non tutti ci hanno risposto in senso positivo. Per quanto riguarda i disservizi nelle attività organizzate dalle associazioni, invitiamo cittadini e turisti a segnalarcelo tempestivamente: chi commette una grave mancanza sarà punito con la rescissione del contratto o il divieto di partecipare alle prossime edizioni della kermesse». Un po’ di conti, a questo punto, converrà farli. Per il Maggio 2008 Comune e Regione hanno stanziato un milione e 300mila euro: 600mila per i festival nei castelli, 240mila per le associazioni, il resto per i concerti d’apertura e chiusura. Con questa cifra si poteva fare diversamente e meglio? La domanda è nell’aria da sempre. Con una differenza per l’edizione 2008: per risalire dal baratro rifiuti sarebbe stato necessario un colpo d’acceleratore in più.


PAOLA PEREZ
Il Mattino il 05/05/08

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