Dopo il traffico dei rifiuti ecco quello del cemento armato. Questo il commento di Legambiente Campania ai 39 arresti eseguiti questa mattina a Giugliano, nel Napoletano. “Nell’impero del cemento armato, registriamo anche il tariffario del cemento abusivo. Un nuovo capitolo si registra nel libro infinito della criminalità organizzata in Campania. Da decenni – scrive in una nota Legambiente – insieme agli appalti e suppalti delle opere pubbliche, l’abusivismo edilizio rappresenta uno dei principali volani economici della `Camorra spa’ gestito nella nostra regione da 54 clan”. Secondo le stime dell’associazione ambientalista, circa il 40% dei comuni sciolti in Campania ha tra le motivazioni il fenomeno dilagante dell’abusivismo edilizio. “Del resto il cemento abusivo rappresenta la `lavanderia’ – prosegue Legambiente – dei clan per i capitali sporchi derivanti da altre attività criminali. E l’edilizia abusiva rappresenta per i clan anche un modo per riaffermare il controllo del territorio. Il potere del cemento armato – conclude – rappresenta il crocevia di condotte criminali, che alimentano connivenze dei pubblici poteri, condizionamenti della vita pubblica e inconfessabili rapporti con la camorra”.
CAMPANIA/ LEGAMBIENTE: CEMENTO ABUSIVO VOLANO DELLA CAMORRA
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