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domenica, Maggio 5, 2024
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TERREMOTO POLITICO, A MARANO SI INSEDIA LA COMMISSIONE D’ACCESSO

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di AMEDEO PUGLIESE




MARANO
– Un autentico terremoto rischia di minare alla base la credibilità dell’amministrazione di Marano guidata da Mauro Bertini e dell’intera città. Nella giornata di ieri si è insediata la Commissione di accesso agli atti comunali, per verificare eventuali collusioni dell’amministrazione con la malavita locale. Un gruppo di commissari composto da funzionari della Prefettura di Napoli, da un maresciallo della Dia, il vicequestore di Giugliano Alberto Francini, il comandante dei carabinieri della stazione di Giugliano Gianluca Trombetti, ed esperti in materia urbanistica e di appalti pubblici, hanno cominciato a visionare tutti gli atti approvati dal Consiglio comunale e dalla giunta negli ultimi anni.
L’insediamento è stato improvviso, senz’alcuna comunicazione preventiva nei giorni precedenti e ha colto tutti di sorpresa. Dalla comunicazioni si apprende che la decisione è stata presa il 20 febbraio scorso, quando è stato approvato un decreto ministeriale con il quale si chiedeva alla Prefettura di Napoli di aprire un’indagine su eventuali irregolarità amministrative, con particolare riferimento a possibili favoritismi ai clan malavitosi locali.
La notizia si è divulgata ieri solo nel tardo pomeriggio, nessuno sapeva nulla, meno che mai politici e amministratori, tutti colti di sorpresa. Per ora l’amministrazione e il Consiglio comunale restano in carica, nel pieno delle loro funzioni, e parallelamente la Commissione indagherà sugli atti. Entro novanta giorni dalla data d’insediamento i commissari dovranno presentare un responso, e nel caso dovesse essere appurato un legame reale con le «famiglie» locali, si procederebbe automaticamente con lo scioglimento del Consiglio per infiltrazioni camorristiche, con l’insediamento del commissario straordinario per almeno due anni.
La gravità e la velocità della decisione ministeriale ha scosso notevolmente l’ambiente politico cittadino, e ci s’interroga su come si sia potuto arrivare a una situazione così compromettente. Gli ultimi episodi di cronaca che hanno visto Marano alla ribalta (il tritolo nella vettura del vigile urbano e l’arresto del consigliere comunale di Forza Italia, Mauro Chianese) sono episodi accaduti in tempi successivi all’approvazione del decreto ministeriale. Più probabile invece il legame con il processo pendente sul primo cittadino, prima prosciolto da un procedimento per la legge «41 bis», ma rinviato a giudizio per «corruzione in atti conformi ai doveri di ufficio».
Durissimo il commento del primo cittadino: «Sono esacerbato dall’ennesima aggressione che deve subire quest’amministrazione – incalza Bertini – ancora un altro tentativo di discreditare l’operato di una giunta pulita, che per la sua onestà ha dato fastidio a qualcuno che più di una volta ha sollevato dubbi sulla nostra integrità. Fallito il tentativo di incastrarmi con un processo, ora qualcuno ha alzato il tiro, puntando agli atti della giunta».




IL MATTINO 11 APRILE 2003

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