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La morte di Gina rimasta senza colpevoli

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. Lo scorso gennaio era morta in ospedale dopo due mesi di agonia Gina Arcieri, 67 anni, scippata mentre andava a messa. Nella borsa solo pochi spiccioli e un mazzo di chiavi. La pensionata è morta in seguito alle ferite alla testa riportate nella caduta, senza aver mai ripreso conoscenza e senza aver potuto svelare il mistero di quella mattina del 23 novembre scorso, quando fu ritrovata riversa in terra in via Settembrini, a Giugliano, a cinquecento metri dalla sua casa di via dei Gerani di Melito, poco dopo le sette del mattino. Nonostante gli appelli, non si è fatto avanti nessun testimone che avesse assistito all’episodio. Le persone sentite dai militari dell’Arma della compagnia di Giugliano sono state in grado di raccontare solo di aver sentito il rombo di un motore di un’auto che scappava a folle velocità. Ma i figli Omar e Massimo sono convinti che c’entri anche l’omertà. «I soccorsi sono arrivati subito, questo vuol dire che chi ha avvisato le forze dell’ordine ha avuto anche il tempo di vedere cosa era accaduto», dicono disperati i due fratelli. La donna era molto benvoluta e il fratello della vittima, Luigi, lavora come infermiere all’ospedale San Giuliano. Lei stessa era stata in servizio per quarant’anni al Cotugno. In coma, dall’ospedale di Giugliano, la donna era stata trasferita dopo alcuni giorni, al nosocomio napoletano Cardarelli. Un avvicinamento che aveva consentito ai due figli e ai nipoti, Paolo e Lucia, orfani dei genitori e che vivevano con lei, di starle vicino. La morte di Gina segue quella di un’altra donna, sempre per scippo e sempre a Giugliano: il 2 giugno del ’99, una pensionata in via Concezione, Nunziata Smarrazzo, 75 anni, morì per la ferita alla testa provocata da uno scippatore che l’aveva trascinata da uno scooter .



TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 22/08/2008

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