Case abusive, il piano di demolizione dovrà essere approvato in consiglio comunale. È stato deciso ieri mattina in Regione nel corso dell’incontro che si è svolto dopo l’istituzione del tavolo tecnico in Prefettura, su sollecitazione della Procura, la settimana scorsa. Uno stralcio del piano è già pronto e potrebbe essere discusso già nella seduta fissata per il 24. Si dovrà decidere il destino degli 300 immobili sequestrati di recente e degli 800, rimasti fuori dai condoni, per i quali sono già esecutive le ordinanze di demolizione. Abbattimenti o acquisizione al patrimonio comunale? Il dibattito sarà acceso. «Le decisioni – dice il sindaco Giovanni Pianese – verranno prese in piena trasparenza e legalità». L’opposizione si ricompatta e annuncia una proposta unitaria. «La ribalta nazionale di Giugliano per queste illegalità impone una presa di posizione condivisa», dice Nicola Pirozzi, capogruppo Pd. Emerge un’ipotesi: «Si abbattano subito le case che violano vincoli ambientali – dice Antonio Poziello, capogruppo Rifondazione – Per le altre, si metta mano ad un piano a favore di coppie e famiglie in difficoltà». Da Luigi Aruta, di Democrazia e coerenza si chiede più dialogo. «Non c’è confronto politico», dice. «Svilito il ruolo del Consiglio», rincara Mimmo Taglialatela, di Giugliano per la vita. «Davanti alle emergenze non esistono colori», dice Luigi Sequino, Udc. In via Bandiera, i vigili hanno sequestrato una mansarda abusiva e denunciato il proprietario.
TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 17/09/2008
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