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mercoledì, Aprile 24, 2024
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POSTE DI QUALIANO, LENTO RITORNO ALLA NORMALITA’

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QUALIANO – Lento ritorno alla normalità. A Qualiano riaprono le Poste dopo il raid armato di martedì scorso. Ieri mattina l’ufficio postale di piazza Rosselli ha riaperto i battenti, ma solo per qualche ora: giusto il tempo di consegnare le pensioni. Hanno ritirato le retribuzioni mensili gli anziani con il cognome dalla lettera A alla C. Niente pagamenti di bollette, conti correnti postali, né operazioni di bancoposta. Solo a partire dalla settimana prossima le Poste riprenderanno il pieno ritmo.

E’ stato intanto ricostruito il portone blindato che i rapinatori avevano sfondato con l’ariete di ferro. Già l’altrieri mattina gli operai (veri, questa volta) hanno proceduto all’installazione del cancello.



LA DINAMICA DELLA RAPINA
– Si arricchisce di particolari l’assalto armato ai danni delle Poste di Qualiano. Secondo Radiopaese, alcuni complici dei malviventi avrebbero sparato dei colpi di pistola in via Campana poco prima del colpo. Una tecnica semplice, ma efficientissima. L’attenzione delle forze dell’ordine si sarebbe così spostata al lato opposto del paese, in modo da consentire ai banditi di operare in tutta tranquillità in piazza Rosselli. La cronaca della rapina è nota: gli otto malviventi si sono spacciati per operai, hanno sfondato con un ariete di ferro montato su di un camion l’ingresso secondario riservato ai postini, hanno zittito l’intera piazza sotto la minaccia dei mitra, sono fuggiti con i soldi delle pensioni (40mila euro). I banditi non sono, però, riusciti ad impossessarsi del denaro custodito in cassaforte (circa 100mila euro depositati solo pochi minuti prima del raid). Inutile l’immediato interventi dei carabinieri di Giugliano. Molto probabilmente i malviventi erano sintonizzati sulle frequenze delle forze dell’ordine, perché sono fuggiti appena è stato diffuso l’allarme via radio.



LE INDAGINI
– Lente e difficili le indagini. I militari, diretti dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenente Orazio Ianniello, devono vedersela con un male tanto radicato quanto oscuro: l’omertà. Sebbene siano giunte alle forze dell’ordine decine di telefonate, nessuno dice di aver visto. Non appena sono arrivati i carabinieri in piazza Rosselli, tutta la folla accorsa è presto scomparsa. Non hanno visto i passanti, non hanno visto i commercianti. Non ha visto nessuno.

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