GIUGLIANO, INCENDIO PROVOCATO DALLE CANDELE
Rogo in parrocchia, distrutte due cappelle
Rogo in parrocchia, danneggiata la chiesa di San Giovanni in Urbe, al Corso Campano a Giugliano. Il rogo si è sviluppato intorno a mezzogiorno da una cappella laterale, avvolgendo in poco tempo arazzi e addobbi della chiesa.
Le fiamme hanno avvolto in pochi minuti due cappelle, mentre il fumo riempiva l’intera chiesa. Quando si è sviluppato l’incendio, la chiesa era aperta ma vuota. È stato un passante ad accorgersi del fumo e a dare l’allarme. Sul posto sono immediatamente accorsi i vigili del fuoco, che sono riusciti a domare le fiamme e ad impedire che avvolgessero l’intera struttura, limitando i danni alle due sole cappelle laterali coinvolte.
Il calore ed il fumo hanno comunque danneggiato gran parte delle pareti e alcune tele di pregevole fattura.
Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta da parte della magistratura, che ha affidato l’indagine ai carabinieri della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenente Orazio Ianniello.
L’ipotesi più probabile è che a provocare l’incendio siano state le candele votive accese dai fedeli. Non si esclude, però, l’origine dolosa del rogo, che potrebbe esser stato appiccato da un folle. Dovrà, pertanto, essere una perizia tecnica a stabilire la natura dell’incendio dell’altro giorno.
La chiesa di San Giovanni in Urbe, o San Giovanni Nuovo, così chiamata per distinguerla da quella di San Giovanni a Campo (oggi chiamata della Madonna delle Grazie) fu realizzata tra il 1648 ed il 1673, costruita dopo la chiusura al culto della vecchia chiesa di San Giovanni a Campo, a causa della rovina di quest’ultima e dopo che sacramenti e sacramentali della chiesa furono per lunghi anni ospitati presso la Collegiata di Santa Sofia, prima, e della parrocchia di Sant’Anna, successivamente.
ANTONIO POZIELLO- IL MATTINO 8 GIUGNO 2003
