GIUGLIANO – Furti in casa, non c’è pace per gli abitanti del litorale domitio. Decine i colpi messi a segno negli ultimi giorni. La tecnica è sempre la stessa: i banditi si intrufolano dalle finestre lasciate aperte, forzano portoni e serrande, narcotizzano i proprietari mentre dormono, ripuliscono in tutta tranquillità le abitazioni, fuggono a bordo delle auto delle stesse vittime. In un sol colpo, spariscono così gioielli, soldi e autovetture.
Il canovaccio criminale non cambia, cresce però la paura tra i residenti di Licola, Varcaturo e Lago Patria. Negli ultimi tempi l’assalto ai villini del litorale è stato impetuoso. “Non se ne può più – denunciano i residenti – stanno trasformando la nostra vita in un inferno. Allarmi sofisticati e portoni blindati non bastano più”. Nel mirino le bande di slavi che scorazzano liberamente tra Giugliano e Castelvolturno, a ridosso della vasta zona che segna il confine tra le periferie di Napoli e di Caserta. “Entrano di notte nelle stanze, sorprendendoci nel sonno e narcotizzandoci: non è solo il furto in sè il problema, ma l’incolumità personale e la sicurezza di cui ciascuno avrebbe diritto in casa propria” dicono alla Pro Loco. Nel 2002, in media, una famiglia su sei è stata derubata o rapinata.
Le forze dell’ordine fanno quel che possono. I carabinieri di via Lago Patria contano su una ventina di uomini, impegnati in tre turnazioni. Trentatre, invece, gli agenti in forza al posto di polizia di via Madonna del Pantano, a Varcaturo. Non molti, comunque.
Il problema è che gli uomini in servizio non riescono a tenere sotto controllo una zona così grande e complessa. Dopo gli anni dell’eccesso, della crescita cieca e sregolata, il litorale domitio deve infatti fare i conti con un degrado indescrivibile: le mille contraddizioni, i conflitti, gli interessi economici, le coperture da parte di organizzazioni criminali senza scrupoli.
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