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venerdì, Giugno 28, 2024
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Senza casco, un’altra vittima

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dopo 5 giorni in rianimazione è morto il giovane scooterista



Palma Campania – Lacrime silenziose, inconsolabili, represse a fatica. È una Palma Campania incredula e commossa quella che si stringe attorno al corpicino di Martino Minervino, il giovane scooterista lunedì sera è rimasto vittima di una grave incidente stradale lungo la Circumvallazione esterna. Una vita spezzata a 15 anni per non aver indossato il casco. Martino ha smesso di vivere nella mattinata di ieri dopo cinque giorni di ricovero nel reparto di rianimazione dell’ospedale Loreto Mare di Napoli.
Stando alle prime ricostruzioni, il giovane, in sella al suo Scarabeo, lunedì poco dopo le 22,40, avrebbe perso il controllo ed è stato sbalzato sulla strada finendo lungo il cordolo di un marciapiede nei pressi del pub «’O Perder». Ha battuto la testa e perso molto sangue. Martino non aveva il casco. Un’abitudine diffusissima tra gli adolescenti. Se lo avesse indossato, avrebbe forse potuto cavarsela.
A soccorrerlo è stato l’automobilista che si era visto sorpassare e che ha chiamato i sanitari del 118. Prima il ricovero all’ospedale di Nola, poi di corsa in quello napoletano dove le sue condizioni appaiono subito gravi. Nel reparto di rianimazione i medici scuotono la testa: solo un miracolo può salvarlo. Cinque giorni di speranze, d’attesa. Poi nella mattinata di ieri la notizia: Martino non ce l’ha fatta. I funerali oggi nella chiesa Mater Dei.
Un ennesimo, grave incidente che ripropone ancora una volta il problema dell’utilizzo del casco. Quell’elmetto, sia integrale che a padella, che per i giovanissimi sembra essere solo un inutile e fastidioso orpello.
Carabinieri e polizia municipale dal 1 luglio hanno messo a punto un piano di prevenzione a «tolleranza zero».
«Abbiamo predisposto controlli serrati e capillari – sottolinea dal comando della Polizia municipale, Eleonora Cornacchia – in conformità alle linee d’indirizzo delle recenti modifiche al Codice della Strada ispirate alla prevenzione e alla sicurezza stradale».
Per di più anche l’amministrazione comunale è scesa in campo a sensibilizzare i cittadini al rispetto delle regole. Con un manifesto si è chiesto anche ai cittadini «di ridurre al minimo l’uso di auto e ciclomotori per una migliore vivibilità». Quattro, poi, i messaggi importanti lanciati: «metti il casco», «rispetta i divieti», «non suonare inutilmente» e «controlla la rumorosità della marmitta».
Eppure in città in molti sono poco convinti che servirà: «I controlli? Non è vero non li fa nessuno: di vigili neppure l’ombra».

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PASQUALE IORIO – 19 LUGLIO 2003 – IL MATTINO

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