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venerdì, Giugno 28, 2024
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Raid a Casoria: ucciso nell’autoparco

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di MARCO DI CATERINO



Agguato mortale in un autoparco di Casoria. Obiettivo dei killer, Domenico Ilardi, 48 anni, pregiudicato, sorvegliato speciale, ritenuto dalle forze dell’ordine affiliato al clan Moccia di Afragola, ma che contava anche «amicizie» con il cartello di Secondigliano e con il clan dei Casalesi, freddato da una quindicina di colpi nel cortile del mega parcheggio dei tir.
I killer, per essere sicuri di aver portato a termine la missione di morte, nonostante avessero ridotto ad un colabrodo la vittima, gli hanno esploso a bruciapelo due colpi alla testa. La trappola mortale, studiata nei minimi dettagli è scattata ieri sera, poco dopo le otto, quando i due killer si sono materializzati a bordo di una moto nera di grossa cilindrata, con i volti coperti dal casco. L’ora non è stata scelta a caso, perché tra le otto e le nove, il cancello dell’autoparco «Sebastiano Ilardi», che si trova in una traversa cieca della circumvallazione esterna a poche decine di metri dallo svincolo dell’autostrada, resta sempre aperto per consentire l’ingresso dei tir e autoarticolati per la sosta notturna. Domenico Ilardi, era tranquillo tanto che stava consumando patatine fritte e crocchè, insieme ad un suo collaboratore non si è accorto di niente. Non appena la moto dei killer ha oltrepassato il cancello, quello che era seduto sul sellino posteriore ha inziato a fare fuoco. I primi due colpi si sono inceppati, ma l’assassino, uno esperto e freddo, ha scarrellato espellendo i proiettili, poi ha inziato a sparare colpendo più di dieci volte la vittima designata. Domenico Ilardi è rimasto paralizzato dal terrore, incapace di muoversi. Un bersaglio perfetto per il killer che ha continuato a sparare e a centrare la vittima che è stramazzata a terra, tirandosi dietro alcune sedie. La motocicletta con il motore al massimo si è avvicinata alla vittima e il killer ha esploso gli altri due colpi che hanno centrato alla testa Domnenico Ilardi, che forse era già morto.
Gli assassini si sono allontanati lanciando la moto a folle velocità sulla discesa che conduce alla circumvallazione, sparendo in una manciata di secondi.
L’allarme è stato dato dagli stessi operai dell’autoparco. Sul posto i carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal capitano Emanuele De Santis. Per gli inquirenti e lo stesso magistrato della Dia giunto sul luogo del delitto, l’omicidio di un personaggio di rispetto come Domenico Ilardi, potrebbe costituire l’inizio di una nuova guerra di camorra.




IL MATTINO 6 AGOSTO 2003

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