Gli azzurri si fermano dopo tre successi consecutivi

Il Napoli incappa nella classica giornata no, e finisce in ginocchio all’Olimpico. Annientati da un gol per tempo, di Zarate prima e Floccari poi, gli azzurri si fermano dopo tre successi consecutivi, e per la prima volta in campionato terminano senza reti all’attivo. Tutto merito del grande ex Edy Reja, ritornato a vincere dopo due sconfitte di fila. Senza una sbavatura la sua Lazio, attenta, tonica e ordinata; ma soprattutto cinica nelle occasioni create. E tutta colpa di un Napoli impalpabile nell’appuntamento più delicato, crollato letteralmente dopo l’impresa di Cagliari. Estremamente lento e macchinoso, annebbiato sotto porta e incantato in difesa. Zarate lo fredda già al quarto d’ora. Cannavaro rimane sul posto, De Sanctis non può nulla. L’unica reazione è di Lavezzi, perfetta preparazione al tiro, destro a giro di rara bellezza che coglie in pieno l’incrocio di Muslera. Nella ripresa ancora Zarate serve a Floccari su un piatto d’argento la palla del k.o. Partita chiusa. Perché il Napoli non dà segni positivi. Mazzarri richiama i due irriconoscibili Hamsik e Maggio, dentro Dumitru e Sosa. Il “principito” dà una sterzata d’impeto, sinistro a fil di palo che mette i brividi a Muslera. Nel finale un tiro del solito Zarate deviato da Cannavaro sbatte sulla traversa. Poi quando Cavani sciupa malamente un tapin dopo una respinta corta di Muslera, si capisce che proprio giornata non è. La Lazio vola alto come la sua aquila Olimpia. Per il Napoli brutto stop.