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sabato, Maggio 11, 2024
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Caso Formas, trattativa privata per 400mila euro

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400mila euro per un servizio mai ricevuto. Tanto il Comune di Qualiano dovrà versare alla “Harold McKenzie Consulting Ltd” di Londra, per conto della “Formas Sas” per gli accertamenti Ici e Acqua a cavallo degli anni ‘90 e l’inizio di questo nuovo secolo. Tutti d’accordo sul fatto che tale società ha preteso “la bellezza” di 1milione e 800mila euro (spese e interessi compresi) per qualcosa di cui la comunità qualianese non ha mai beneficiato: «I dati sull’accertamento non sono mai arrivati al Comune», afferma in particolare il consigliere Odierno (Udc). E se un giudice di un tribunale ha stabilito che il Comune è debitore di tale somma «è solo a causa dell’inefficienza dell’avvocato Giuseppe Russo» – hanno affermato concordi maggioranza e opposizione. Il legale fu incaricato a suo tempo dal commissario straordinario per contestare le pretese della Formas, all’epoca di circa 1milione e 200mila euro. «In pratica – secondo il racconto del consigliere Giulio Cacciapuoti – l’avvocato Russo si accorge in ritardo di aver notificato l’atto ad un indirizzo errato. Spedito nuovamente, l’atto giungerà alla Formas Sas solo quattro giorni dopo il tempo massimo previsto dalla Legge, rendendo nullo ogni successivo ricorso». L’amministrazione Onofaro, attraverso l’ufficio legale è riuscito a chiudere un accordo con la controparte per soli 400mila euro per cancellare l’intero debito. L’Ente risparmierà dunque 1milione e 400mila euro.
«Come mai una società che ha vinto una causa di 1milione e 800mila euro contro un ente pubblico si accontenta di prenderne solo 400mila?» E’ la domanda dei consiglieri di opposizione che hanno criticato la trattativa privata tra Ente e Azienda. «Non dovevamo scendere a patti con loro» hanno più volte affermato dalla minoranza. «Sulla vicenda vi sono molte “ombre”. Bisognerebbe prima fare chiarezza». In ogni caso, su richiesta di De Luca (Idv) gli atti andranno, oltre che alla corte dei conti, anche alla Procura della Repubblica «E se vi sono degli illeciti – affermano sia dalla maggioranza che dall’opposizione – saranno perseguiti».
70mila euro sono già stati versati per bloccare ogni procedimento contro l’Ente comunale. La parte restante sarà versata in 24 rate mensili da 10mila euro, più 90mila euro in due trance da 45mila nel giugno e nel dicembre del 2013. La maggioranza rivendica il successo ottenuto, poiché «Il guaio – afferma Onofaro – è stato fatto dalle amministrazioni precedenti». Il consiglio dunque approva a maggioranza le variazioni per le somme necessarie a saldare l’intero debito di 400mila euro. Va aggiunto che l’Ente chiederà all’avvocato Giuseppe Russo il risarcimento del danno subito, per il valore dell’intera somma versata, a causa degli errori commessi.

I provvedimenti sul Puc. Nell’assise di ieri l’altro, il consiglio approva all’unanimità gli indirizzi programmatici per la redazione del nuovo Puc (Piano Urbanistico Comunale) già passati in Commissione Edilizia col parere favorevole sia di maggioranza che di opposizione. Si tratta di una serie di “macro regole” propedeutiche alla stesura definitiva del Puc. «Siamo ragionevolmente fiduciosi di vedere approvato dalla Provincia, il nuovo Puc, entro la fine di quest’Amministrazione» ha dichiarato il vicesindaco nonché assessore ai Lavori pubblici, Domenico Di Domenico. «Tutto gira a nostro favore, anche dal punto di vista politico» ha rimarcato Di Domenico. «E’ una straordinaria opportunità per Qualiano – ha aggiunto Onofaro – Il nuovo Puc, che sono certo sarà approvato nel corso di questa amministrazione, darà nuova linfa e completo rilancio all’economia di questo paese». «Qualiano ha bisogno di ritrovare una nuova identità sociale – ha dichiarato De Luca (Idv) – siamo fiduciosi che attraverso il nuovo Puc, questo paese possa ritrovare slancio e opportunità di ribalta sociale ed economica».
«Siamo disponibili a votare il punto con la maggioranza. Riconosciamo il buon lavoro svolto in commissione anche grazie ai rappresentanti della minoranza – ha dichiarato il capogruppo dell’Udc Massimo Pelella – Invitiamo Il sindaco, l’assessore e l’intera maggioranza a far si che nel nuovo Puc sia evitata la speculazione a favore dei grandi proprietari terrieri e siano invece favoriti i proprietari di piccoli appezzamenti di terreno che intendono costruire nuove case per scopi familiari». Richiesta che la maggioranza – ha precisato Onofaro – ha già tenuto in considerazione fin dall’inizio.
Qualiano, dopo svariati decenni, potrebbe vedere finalmente approvato un nuovo Piano urbanistico. Sarebbe una grande opportunità di sviluppo, più volte negata negli ultimi quindici anni. Gli assetti politici territoriali (Comune – Provincia – Regione – Governo) giocano sicuramente a favore. Non approvare il Puc in tempi brevi, sarebbe un vero peccato.

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