di LAURA TADDEO
Disagi all’ospedale «San Giuliano», di Giugliano, per la chiusura della vecchia cappella. La nuova non è ancora accessibile. Le difficoltà si risentono soprattutto la domenica, quando 9,00, il parroco celebrare il rito religioso nell’affollato androne del piano terra.E i fedeli protestano. Sì, perché al piano terra vi è un interminabile andarivieni di degenti e visitatori.
«Non se ne può proprio più – commenta la signora Gabriella -. Viviamo ogni domenica un mare di disagi . Non avere una cappella, dove poter ascoltare tranquillamente la messa , è una mancanza troppo grande per chi, come me, è fortemente credente. Sembra che la settimana non si chiuda serenamente».
Insomma, una situazione che la dice lunga sui disagi che si vivono nell’hinterland partenopeo. Difficoltà simili, o quasi, anche a Licola mare. I residenti, infatti, sono senza un luogo di preghiera, costretti a spostarsi di quasi 10 km per partecipare al rito religioso.
Nei giorni scorsi si sono fatti portavoci del malcontento attraverso una missiva con 31 firme in calce, che è stata inviata alle autorità competenti. Un appello che , per ora, sembra esser caduto nel vuoto, ma che si spera trovi presto una risposta concreta.
IL MATTINO 7 DICEMBRE 2003