16.8 C
Napoli
mercoledì, Maggio 8, 2024
PUBBLICITÀ

Rifiuti speciali: sotto chiave tre capannoni

PUBBLICITÀ

Tre capannoni industriali sono stati sequestrati dal corpo provinciale della Guardia forestale. Nell’area, di proprietà della Global ferr, ditta operante nel settore dello stoccaggio e smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi, sono stati rinvenuti migliaia di pezzi di ricambio di autovetture di cui non si conosce la provenienza. Il titolare della ditta è un cittadino albanese, Marika Ilmi, 47enne residente a Villaricca. L’operazione è avvenuta nella mattinata di ieri su iniziativa del comandante provinciale del corpo forestale, Vincenzo Stabile, ed è stata condotta dagli uomini della stazione di Napoli agli ordini di Roberto Mottola. Nei magazzini della Global ferr, la ditta ubicata in via Pietro Nenni, nei pressi del centro commerciale Auchan, sono stati rivenuti migliaia di pezzi di ricambi e sei motori di autoveicoli. All’interno dei capannoni, inoltre, è stato ritrovato un autocarro, sempre di proprietà della Global ferr, al cui interno erano ammassati – in modo non conforme alle normative vigenti – numerosi rifiuti speciali. Gli inquirenti stanno indagando anche sulla provenienza dei materiali ferrosi, tra cui ammortizzatori, marmitte, frizioni, turbine e catalizzatori esausti contenenti metalli preziosi (oro, argento e platino), che venivano poi immessi sul mercato nordafricano, prevalentemente in Egitto e Marocco, e del Medi Oriente. Gli uomini della Forestale sono riusciti a ricostruire anche le rotte di quello che a tutti gli effetti potrebbe rivelarsi un fiorente traffico internazionale di ricambi di auto. Un’attività che avrebbe come base Mugnano e che si estenderebbe però ad altre città italiane e straniere, tra cui Trapani, Port Said, Dubai. Nella vicenda sarebbe coinvolta anche una società navale trapanese, il cui titolare è un cittadino di origine araba. Spetterà all’Arpac, nei prossimi giorni, catalogare e verificare il grado di pericolosità dei materiali ferrosi ammassati all’interno dei tre capannoni posti sotto sequestro. La ditta intestata al cittadino di origine albanese era regolarmente iscritta all’Albo nazionale dei gestori ambientali, adibita alla raccolta e al trasporto dei rifiuti non pericolosi e alla vendita all’ingrosso e al dettaglio di ricambi di autovetture, ma al momento dei controlli effettuati dagli agenti della Forestale è risultata sprovvista della necessaria autorizzazione comunale, poichè scaduta nel 2009.
Il Mattino 14/01/2011

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Infiltrazioni camorristiche in 5 società: scattano le interdittive tra Casoria, Sant’Antimo e Napoli

Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha adottato 5 nuove interdittive antimafia nei confronti di altrettante imprese operanti...

Nella stessa categoria