Sembra uno scherzo del destino, ma il Napoli perde la qualificazione alle semifinali della Coppa Italia per colpa di Lavezzi, proprio lui, l’idolo del San Paolo, l’eroe di Bari, l’uomo che appena tre giorni fa aveva mandato in Paradiso un’intera città. Un errore dal dischetto dell’argentino, l’unico errore della serata, condanna il Napoli e promuove l’Inter dopo 120 minuti senza reti. Bisognava vincere per continuare a sognare il “triplete”. L’Inter rimane in lizza, il Napoli esce dalla competizione tricolore. In semifinale, questa volta con partite di andata e ritorno, i nerazzurri troveranno la vincente tra Juventus e Roma, di fronte domani sera all’Olimpico di Torino. Se fosse finita ai punti avrebbe vinto il Napoli, complessivamente superiore agli avversari nell’arco dei tempi regolamentari e supplementari. Ma i rigori sono un gesto tecnico importante e difficile e l’Inter ha il grande merito di non sbagliarne neppure uno. Il Napoli, nonostante abbia creato diverse occasioni da gol in 120 minuti, ha il demerito di averle sbagliate tutte. Mazzarri e Leonardo schierano le squadre titolari, il meglio possibile, al momento, per entrambi gli allenatori. D’altronde il piatto è ricco e c’è poco da fare calcoli e da pensare al campionato, che si gioca domenica. Chi vince è in semifinale.
La Partita .
L’Inter ha geometrie più consolidate a centrocampo dove Thiago Motta è il catalizzatore di tutte le manovre. I nerazzurri sono però estremamente preoccupati della velocità e dell’intesa degli attaccanti del Napoli e soprattutto, evidentemente, di Lavezzi, al quale Ranocchia riserva una stretta ed asfissiante marcatura ad uomo, da stopper, come si usava una volta. E in effetti l’ex genoano limita molto le iniziative dell’argentino, che non è così lucido ed incisivo come lo era stato domenica scorsa a Bari. Nel primo tempo il Napoli va in gol con Cavani ma il guardalinee alza la bandierina per un fuorigioco che è davvero al limite. Sull’altro fronte l’Inter sfiora la marcatura con una battuta al volo di Cambiasso su traversone di Maicon da destra che De Sanctis, d’istinto, devia quel tanto che serve per far sbattere il pallone sulla traversa. Nella ripresa la squadra di Leonardo non riesce mai a rendersi pericolosa mentre il Napoli sfiora nel finale il gol della vittoria con una doppia conclusione di Hamsik, prima di piede e poi di testa, la seconda delle quali respinta sulla linea di porta da un difensore dell’Inter. Nei tempi supplementari il forcing del Napoli si fa più consistente e l’Inter rimane sempre più compressa nella propria metà campo. Gli azzurri sfiorano ancora il gol con Lavezzi al quale risponde Castellazzi con una grande parata. L’Inter quando può mette il naso fuori dalla metà campo ma lo fa sempre con manovre involute e prevedibili. Il Napoli ci mette il cuore, l’Inter il mestiere. I nerazzurri negli ultimi minuti sembrano quasi puntare tutto sui calci di rigore. Forse un sesto senso, forse una premonizione. Fatto sta che non sbagliano un solo tiro dal dischetto e si godono questa qualificazione che li lancia sul rettilineo d’arrivo della Coppa Italia, a pochi passi dal traguardo finale.
Tabellino. Inter batte Napoli 5-4 (dopo i calci di rigore). NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Pazienza (7′ pts Yebda), Gargano, Dossena (25′ st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani. (12 Gianello, 13 Santacroce, 25 Cribari, 77 Sosa, 99 Lucarelli). All.: Mazzarri. INTER (4-3-1-2): Castellazzi, Maicon, Cordoba (37′ st Lucio), Ranocchia, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Stankovic (17′ st Mariga), Eto’o, Pandev. (22 Orlandoni,23 Materazzi, 39 Santon, 20 Obi, 29 Coutinho). All.: Leonardo. Arbitro: Valeri di Roma. Rigori: Cavani, Hamsik, Zuniga e Yebda per il Napoli; Etòo, Cambiasso, Pandev, Thiago Motta e Chivu per l’Inter. Errore di Lavezzi. Angoli: 13-4 per il Napoli. Recupero: 0′ e 3′. Ammoniti: Cannavaro e Thiago Motta per gioco scorretto; Lucio per comportamento non regolamentare. Spettatori: 35 mila.
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