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giovedì, Giugno 27, 2024
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Prese parte all’omicidio Landi: tenta il suicidio

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E’ accusato di far parte del clan qualianese dei De Rosa, l’ala malavitosa vicina all’ex boss Nicola Pianese detto ‘o mussuto. Salvatore Toto, accusato di essere complice nell’omicidio dell’ex assessore villaricchese Roberto Landi e di averne occultato il corpo, ha tentato di togliersi la vita in carcere. Giovedì scorso ha provato a soffocarsi, probabilmente con un lenzuolo, ma non c’è riuscito. Toto era sotto stretta osservazione già da diverso tempo. Dal giorno del suo arresto ha perso 40 chili. I sanitari lo tenevano sotto controllo per una forma di depressione. Ora è ricoverato presso l’ospedale Loreto Mare di Napoli, in terapia intensiva, Le sue condizione sono “gravi ma stabili” secondo i medici che lo stanno curando. Il 33enne è giunto in ospedale in arresto respiratorio. I medici hanno dovuto praticare una tracheotomia per consentire all’uomo di respirare artificialmente. Dal quel momento Toto non ha ancora ripreso conoscenza. La sorella e i legali dell’uomo avevano già tentato di fare qualcosa per lui: “Ci aspettavamo un gesto così estremo”. Toto è accusato di aver partecipato anche ad altri due tentati omicidi, quello della vedova del boss Pianese Raffaella D’Alterio detta ‘a miciona e dell’amica Fortuna Iovinelli. Ma è stata la partecipazione all’omicidio dell’ex assessore Landi a costargli di più. Per quel delitto infatti, Toto dovrà scontare una pena lunga 26 anni. L’omicidio si consumò il 22 aprile del 2008 in una villetta sul litorale domizio. Secondo gli inquirenti, Landi fu ucciso perché pretendeva la restituzione da parte di Ciro Pianese (condannato all’ergastolo insieme a Vincenzo Di Domenico), la somma di 280mila euro versata per l’acquisto di un’immobile, risultato poi essere una truffa. Pianese agì insieme tre complici, tra cui anche Toto.
E’ da quel giorno che Toto è caduto in una crisi depressiva che gli ha fatto perdere 40 chili e lo induce periodicamente a togliersi la vita. I legali dell’uomo affermano di aver provato ad invocare lo stato di necessità. Secondo loro Toto avrebbe preso parte ai delitti perché “minacciato di morte”, ma evidentemente non è bastato per alleviargli la pena, Toto infatti è stato condannato a 26 anni di carcere.

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