Blackout della legalità, Buonuomo: le istituzioni si impegnino contro i ladri di futuro

NAPOLI. E’ tutto pronto per il «blackout della legalità», l’iniziativa di Legambiente Campania che intende «accendere i riflettori sulle emergenze ambientali e sanitarie» dell’area a cavallo tra le province di Napoli e Caserta. Le luci degli appartamenti e le insegne dei negozi saranno spente per cinque minuti a partire dalle 21 di questa sera. Allo sciopero della luce hanno aderito i sindaci di Giugliano, Villaricca, Qualiano, Mugnano, Marano, Parete, Lusciano, Trentola Ducenta e Villa Literno. Saranno oltre 200 mila le persone che spegneranno volontariamente gli interruttori per manifestare contro i traffici di rifiuti tossici che interessano l’hinterland giuglianese e l’agro aversano. «E’ un’iniziativa semplice ma incisiva – dichiara Michele Buonuomo, presidente regionale di Legambiente – perché essendo semplice e di facile attuazione, incoraggia la partecipazione». Buonuomo rivolge poi un invito a «tutti gli organi istituzionali affinché si impegnino attivamente per difesa dell’ambiente e della salute e affinché uno sviluppo sostenibile di un territorio non possa essere negato dai ladri di futuro». Gli fa eco Raffaele Del Giudice, consigliere nazionale del Cigno verde. «Ribadiamo il nostro diritto alla vita con la richiesta alle più alte cariche della Repubblica affinché intervengano al più presto per la bonifica e le necessarie indagini sull’aumento di patologie tumorali taciuto per troppo tempo», dice.
Il blackout verrà registrato dagli organizzatori: l’associazione “Gea” a Villaricca, Qualiano e Marano; il “Comitato Ponte Riccio” sulla fascia costiera, Legambiente a Mugnano, l’IISE (Istituto Italiano per gli studi europei) a Giugliano, e il “Comitato Aria Pulita” di Parete nel Casertano.