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domenica, Giugno 30, 2024
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De Luca: «Macchè cacciati! Onofaro finge e inganna i cittadini Noi volutamente fuori da questa maggioranza litigiosa e inetta»

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«Mi trovo costretto ad intervenire per dire come stanno le cose». E’ Ludovico De Luca, consigliere comunale dell’Idv ed ex esponente della maggioranza, passato da pochi giorni tra le fila dell’opposizione, che prende la parola nell’accesa discussione politica che sta infiammando Qualiano da alcuni giorni. De Luca, insieme all’ex assessore Castellano nonché segretario cittadino di Idv non ci stanno proprio ad essere “cacciati” dalla maggioranza così come il sindaco ieri, in un comunicato stampa, aveva fatto capire, parlando di “revoca” dell’incarico di assessore. «Ma quale revoca? – Tuona De Luca – Onofaro non sa o finge di non sapere! L’assessore Castellano ha presentato le dimissioni attraverso una lettera riservata ben prima che il primo cittadino facesse recapitare la sua di missiva. – Lo dimostra la lettera con tanto di numero di protocollo che il consigliere dell’Idv esibisce nel corso dell’incontro avvenuto con il direttore nella redazione di InterNapoli.it -. Abbiamo scelto di inviare al primo cittadino una lettera riservata perché lo stile ce lo impone, ma quando abbiamo letto che secondo Onofaro si tratterebbe di revoca – continua l’esponente di Idv – allora ci siamo sentiti in dovere di intervenire per fare chiarezza».
«La nostra – afferma De Luca – è una scelta coraggiosa fatta esclusivamente nell’interesse di tutta la cittadinanza qualianese – Il nostro gesto dimostra, così come Onofaro ne ha forse volutamente travisato il senso, che questa maggioranza agisce e intende continuare ad amministrare illudendo i cittadini di Qualiano». E’ un fiume in piena il consigliere De Luca. «La scelta è arrivata al culmine di un percorso in cui quest’amministrazione ha praticamente ignorato ogni nostra proposta che avrebbe portato solo vantaggi all’Ente». E fa un elenco dei motivi che lo hanno spinto ad uscire dalla maggioranza, presentando ai lettori un’amministrazione litigiosa e tutt’altro che interessata alla soluzione dei problemi della cittadinanza, «dedita solo – secondo l’esponente di Idv – agli interessi propri e dei gruppi politici che rappresentano».

Tributi e grandi evasori. «Abbiamo più volte segnalato all’amministrazione l’opportunità di stanare grandi evasori, tra cui il vicino Centro Commerciale, che deve al comune circa 500mila euro per lo smaltimento delle acque reflue. Tutte le nostre segnalazioni sono state praticamente ignorate, mentre l’Ente fa i conti con una condizione economica prossima al dissesto finanziario. Perché?»

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Il campo sportivo. «Non possiamo restare in un’amministrazione che spende un milione di euro per un campo sportivo che viene reso disponibile senza essere stato completato. Carente di manutenzione, dal quale giungono segnalazioni e richieste d’aiuto sistematicamente ignorate. Tra qualche mese emergeranno tutte le criticità. Cosa aspetta l’amministrazione comunale?»

Questione cimitero. «Non intendiamo far parte della “spartizione del cimitero comunale” di cui ho già spiegato cosa intende fare l’amministrazione comunale. Onofaro finge e si ostina a smentire, ma come si chiama un’operazione finanziaria in cui il privato mette i suoi soldi in un’opera pubblica destinata alla collettività e lo fa con puro interesse economico? Può chiamarla come gli pare, ma dalle nostre parti questa si chiama privatizzazione».
E sempre sul cimitero, De Luca aggiunge: «Ci sono “nicchie” già pronte da affidare ai cittadini, ma non si può fare poiché l’Ente non sa ancora a quanto venderle considerato che l’Ufficio tecnico non le ha ancora valutate».

Economia e sviluppo. «Non possiamo restare in un’amministrazione comunale che non fa nulla per risollevare le sorti economiche di questa città. Avevamo spinto per portare a termine il “Piano casa” e la “regolarizzazione dei sottotetti termici”. Il risultato è stato che nulla di tutto questo è stato attuato, anzi, le risorse nelle disponibilità dell’ufficio tecnico, sono state perfino ridotte».

Multiservizi e Tarsu. «Il comune spende ogni anno oltre tre milioni di euro per il servizio ecologico e incassa circa il 30% al quale poi si aggiunge un ulteriore 20%. Questo significa che ogni anno si accumulano oltre 1milione e 500mila euro di debiti che quest’amministrazione lascerà ai posteri. E’ uno scandalo al quale non intendiamo partecipare. Abbiamo più volte proposto la riduzione dei costi della Multiservizi. Solo per fare un esempio. La consulenza fiscale, tributaria e del lavoro costa poco meno di 80mila euro all’anno. Come lo spieghiamo questo ai cittadini che in un anno non arrivano a guadagnare neanche 12 mila euro?»

Centro Ricerca Orientamento e Formazione. «Non possiamo restare in un’amministrazione che abbandona a se stessa una struttura come il Crof dell’ex Via Macello realizzato e inaugurato ormai da anni. Non è stata nemmeno presa in considerazione la nostra proposta di fare un consorzio di scuole di formazione del territorio. Avrebbe se non altro permesso a una struttura moderna come il Crof di entrare in funzione e formare i giovani e i lavoratori di Qualiano. Un’altra occasione persa per Qualiano».

Giovani. «Non possiamo stare in un’amministrazione che non offre nulla ai giovani che vengono lasciati sistematicamente allo sbando e senza prospettive.»

Pubblicità e pubbliche affissioni. «Non possiamo restare in un’amministrazione che da anni non redige un piano per le pubbliche affissioni. Servirebbe per portare soldi nelle casse dell’Ente. Invece il Comune preferisce gravare solo sulle spalle dei cittadini per risollevare le sorti economiche del Comune. Sapete perché il piano non è mai partito? Perché nella maggioranza si litiga su chi debba prendere l’affidamento del servizio».

Piano Antenne. «Mentre qualcuno fa affari con le aziende di telefonia mobile continuando ad istallare antenne sugli immobili di sua proprietà, il piano giace in attesa che il territorio diventi saturo per poi presentarlo ed approvarlo favorendo sempre i soliti e a discapito della collettività. Se questa è l’amministrazione del sindaco Onofaro noi non possiamo farne parte».

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