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domenica, Giugno 16, 2024
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Festa al San Paolo, in 60mila per l’amichevole con il Palermo

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In barba allo sciopero che ha fatto slittare l’ inizio del campionato, al San Paolo sono arrivati in 60 mila per il battesimo del Napoli 2011/12 con l’amichevole a sorpresa con il Palermo. Una kermesse che ha messo insieme sacro e profano, alla quale oltre a squadra e tecnico hanno preso parte il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris ed il Cardinale Crescenzio Sepe.
La serata, ad ingresso gratuito, è iniziata con un discorso del patron De Laurentiis che ha infiammato i cuori dei tifosi presenti. Nessuna contestazione ai giocatori, solo due striscioni esposti in curva A e che recitavano: «vergogna» e «scritto semplicemente scioperi chi lavora realmente».

Il match. È terminata con il punteggio di 3-1 la sfida amichevole tra Napoli e Palermo. Il match ad ingresso gratuito. Ad aprire le marcature al 19′ è stato Marek Hamsik. Per lo slovacco cross di Dossena dalla sinistra, stop di destro e goal di sinistro. Il raddoppio è arrivato al 30′ e porta la firma di Christian Maggio che sulla destra scambia con Hamsik. Lo slovacco finta di sinistro e crossa di destro al centro dell’area dove l’esterno destro segna con una rovesciata. Al 43′ il Palermo accorcia le distanze grazie a Migliaccio che di testa insacca De Sanctis. Al 21′ della ripresa è nuovamente Maggio ad andare in rete. Per lui inserimento in area e destro vincente.

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La festa. «Stasera siamo tutti insieme per il battesimo del nuovo Napoli – ha detto De Laurentiis – il San Paolo è la nostra casa e voi siete la nostra forza: insieme siamo una grande famiglia. Quest’anno ho già presentato la squadra ma non c’eravate tutti e non c’erano Lavezzi, Gargano, Cavani e Zuniga e neanche i nostri ultimi acquisti: Chavez e Pandev. Questa sera, invece, ci siamo tutti: noi e voi per una grande festa.. Grazie alla vostra passione siamo riusciti a tagliare un traguardo storico: la qualificazione in Champions League e noi siamo lì grazie alla vostra passione. Giocare tra le stelle più luminose d’Europa deve essere un motivo di orgoglio e di crescita».

De Laurentiis ha anche detto che la stagione che sta per aprirsi sarà piena di oneri ed onori che verranno affrontati insieme e con la consapevolezza di chi crede nel lavoro e nel sacrificio. «Sperando che il Napoli posso inserirsi stabilmente nelle alte sfere del calcio che merita, e che voi meritate. Auguriamoci che questa festa sia solo la prima di una stagione ricca di soddisfazioni e tinta di azzurro – ha concluso il patron – prima di rivolgere un pensiero ai quattro marittimi di Procida che ancora sono tenuti prigionieri e che spera di poter avere presto al San Paolo».

De Laurentiis ha poi chiamato uno alla volta prima il Cardinale Sepe, poi De Magistirsi che, al centro del campo, insieme a lui hanno atteso l’arrivo dei giocatori.

Appena lo speaker ha iniziato a chiamare gli azzurri la temperatura del San Paolo è andata via via salendo. Ma il termometro del tifo ha raggiunto il massimo quando hanno fatto il proprio ingresso in campo Ezequiel Lavezzi, Marek Hamsik ed Edinson Cavani. Il più acclamato è stato ancora una volta il ‘Pocho’ mentre fischi sono stati rivolti a Leandro Rinaudo che lo scorso anno andò in prestito alla Juventus.

A rendere più scenografica la presentazione dei partenopei i fuochi d’artificio che illuminavano il cielo sopra l’ impianto di Fuorigrotta. La parola è poi passata all’attore Alessandro Siani, mattatore della serata, che rivolgendosi al Cardinale Sepe ha scherzosamente detto: «Eminenza, lei ci deve confessare tutti per quello che abbiamo detto quando c’è stato il sorteggio dei gironi di Champions».

Il Cardinale ha infine benedetto squadra, tifosi e pubblico. «Sono felice di essere il vescovo in una città dove anche la squadra ci fa onore. L’augurio è che nonostante il girone infernale in Champions il Napoli faccia come Dante che risali dall’inferno al paradiso. È bello essere campioni la domenica e bisogna esserlo anche nella vita. Vinca il Napoli e vinca la città di Napoli. Che il signore benedica tutti e che ‘A Maronna c’ accumpagne’ (La Madonna ci accompagni).

Per il sindaco, invece, «Ogni impresa è possibile quando c’è passione e determinazione. È una grande emozione, Che emozione provo stasera da napoletano, sindaco e tifoso. Credo che Napoli sia l’ unica città che possa metter insieme tante persone per salutare la squadra. Tutti insieme con passione e determinazione possiamo far si che le imprese difficili diventino possiibili», ha concluso il sindaco.

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